FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3777667
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Gazzettino-Venezia-Scuola pubblica, è a rischio la qualità"

Gazzettino-Venezia-Scuola pubblica, è a rischio la qualità"

insegnanti della "Rete" preoccupati per gli annunciati tagli di classi e le previste riduzioni di personale docente ed Ata Scuola pubblica, è a rischio la qualità" All'inizio dell'anno sc...

21/07/2003
Decrease text size Increase text size
Il Gazzettino

insegnanti della "Rete" preoccupati per gli annunciati tagli di classi e le previste riduzioni di personale docente ed Ata
Scuola pubblica, è a rischio la qualità"
All'inizio dell'anno scolastico 2003-2004 mancano ancora due mesi, ma loro stanno già mobilitandosi in vista della riapertura di settembre. Sono gli insegnanti della Rete di scuole di Venezia, oltre un centinaio in tutto il territorio comunale, impegnati da tempo sul fronte dell'emergenza-scuola, dalla contestata riforma del ministro Moratti, al rinnovo del contratto di categoria, passando per i problemi delle singole scuole.
Per quanto riguarda le questioni di interesse generale, nell'ultimo incontro svoltosi a Mestre i docenti della Rete, che rappresentano tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, ritengono del tutto negativa la riforma del ministro dell'Istruzione: "La scuola pubblica viene affossata, con i soldi che dovrebbero andare alle scuole si paga una pubblicità bugiarda e demagogica che parla di una scuola che cresce, di insegnanti, studenti e genitori consultati come se la controriforma avanzasse trionfalmente circondata dal generale consenso. Chi va a scuola tutti i giorni sa che così non è, che le condizioni di lavoro vengono appesantite, i finanziamenti ridotti, la qualità della scuola impoverita".

Preoccupazione anche per i tagli del personale docente ed Ata, che, viene affermato, "comporterà un abbassamento della qualità della scuola pubblica, compresi il sostegno all'handicap e tutti i progetti speciali".

Diversi i casi di scuole della Terraferma alle prese con questioni di classi tagliate, come per esempio al liceo sperimentale Stefanini di Mestre, dove una terza non verrà attivata a causa del numero ridotto di studenti (10) e, trattandosi dell'unica terza di quell'indirizzo, i ragazzi verranno dispersi chissà dove e lo stesso indirizzo viene messo fortemente a rischio per il fatto di non avere un corso completo.

Al liceo classico Franchetti è stata sciolta una prima liceo, con relativa diaspora degli studenti, perché ci vogliono almeno 80 studenti per attivare quattro classi e ce ne sono solo 77. Anche in alcune scuole elementari non sono state confermate esperienze di tempo potenziato e non sono state soddisfatte richieste di nuove classi a tempo pieno, come ad esempio all'elementare Baseggio di Marghera. Secondo la Rete "l'applicazione rigida delle norme (anche preesistenti) voluta da questo governo per raschiare il fondo del barile mette di fatto a rischio i percorso scolastici degli studenti non garantendo la prosecuzione degli studi scelti in una situazione di continuità della classe, del corpo insegnante, ma anche nella istituzione scolastica scelta".

Per sensibilizzarli ai problemi della scuola, sono stati contattati anche diversi parlamentari (alcuni dei quali hanno già promesso il loro interessamento), mentre altri stanno per essere avvicinati via lettera, mail e telefonate. La Rete di scuole si ritroverà a settembre proprio all'inizio del prossimo anno scolastico, con la previsione di manifestazioni, assemblee e incontri pubblici, analogamente a quanto accaduto nel 2002.

Luigi Fincato


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL