Gazzettino-Sperimentazione privata

all'asilo "Rosa de Egregis Gaspari"
Scuola, sperimentazione privata
L'adesione decisa da un'assemblea di genitori e insegnanti. Il via previsto lunedì prossimo
Latisana
Dopo il "no" dello scorso settembre da parte delle scuole pubbliche del locale circolo didattico, la riforma scolastica targata Letizia Moratti approda da lunedì prossimo anche a Latisana. A sperimentare il decreto ministeriale approvato di recente sarà la scuola materna privata "Rosa de Egregis Gaspari", il cui consiglio di amministrazione presieduto da Rita Fantin e il gruppo docenti diretto da suor Clelia ha aderito ufficialmente il 2 ottobre scorso al test previsto su scala nazionale.

"Dall'adesione all'avvio del programma di sperimentazione sono trascorsi due mesi proficuamente spesi in un costruttivo confronto con i genitori - spiega la presidentessa Fantin - L'illustrazione puntuale di quanto contenuto nella circolare ministeriale ci ha permesso di raggiungere una completa sinergia con mamme e papà degli allievi, tanto che sette genitori si sono offerti di costituirsi in gruppo di lavoro permanente".

Una settimana fa, durante un'assemblea cui ha partecipato anche l'ispettore scolastico Odorico Serena, è arrivato dunque il "sì" definitivo a una sperimentazione che trova un terreno assai fertile su cui germogliare: innanzitutto per la scelta di affidare il ruolo di responsabile della progettazione alla dottoressa Elvia Perosa (che si avvarrà del supporto a tempo parziale di un'insegnante laureanda), il cui "strumento di valutazione ecologica" venne donato durante il luglio scorso dalla sindaca Micaela Sette, in visita a Roma, direttamente al ministro Moratti, che vi riconobbe una sostanziale uniformità con le proprie direttive.

In secondo luogo, perché punti vitali della riforma, quale l'iscrizione anticipata a 2 anni e mezzo, le classi d'età miste e la formazione permanente degli insegnanti sono di fatto già da anni patrimonio dell'istituto privato del capoluogo. Da ultimo il rapporto di collaborazione tra genitori, insegnanti e consiglio di amministrazione, fondamentale nella riforma Moratti e "talmente intenso nel nostro istituto da farci sentire tutti come una grande famiglia", spiega la presidentessa Fantin.

Il decreto ministeriale prevede un percorso individualizzato per ogni bambino, cui viene associato un "portafoglio" riempito dalle capacità e competenze acquisite dal singolo non soltanto a scuola, ma anche in famiglia e nel tempo libero. Un bambino considerato a tutto tondo, dunque, supportato da insegnanti e genitori capaci di valutare e autovalutarsi.

Davide Lorigliola