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Gazzettino-Scuola, inizio subito caldo

LA PROTESTA In discussione organici, precariato, contratto nazionale e riforma. La posizione dei precari Scuola, inizio subito "caldo" Lunedì, partenza ufficiale delle lezioni, a Venezia assemb...

13/09/2002
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Il Gazzettino

LA PROTESTA In discussione organici, precariato, contratto nazionale e riforma. La posizione dei precari
Scuola, inizio subito "caldo"
Lunedì, partenza ufficiale delle lezioni, a Venezia assemblea di docenti e amministrativi
Sul fronte sempre più caldo della scuola si annuncia un inizio di nuovo anno molto movimentato. I sindacati di categoria Cigl, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Cobas hanno indetto per lunedì 16, giorno indicato dal Ministero per la ripresa dell'attività didattica, un'assemblea aperta al personale docente e Ata (amministrativo) in orario di servizio dalle 11 alle 13 (le ultime due ore di lezione), in campo San Geremia a Venezia, per discutere delle problematiche d'inizio anno scolastico, della situazione degli organici e del precariato, del contratto nazionale di lavoro, della riforma Moratti.
Intanto sulla questione dei ricorsi al Tar sulle graduatorie per le supplenze alle scuole medie e superiori, prende posizione il Coordinamento degli insegnanti precari e disoccupati di Venezia. "L'obiettivo finale è di arrivare a dare mano libera ai presidi sulle assunzioni - dice il rappresentante Stefano Micheletti -. Adesso che è stato introdotto il principio d'autonomia i dirigenti scolastici sono diventati dei manager e alla fine saranno loro a scegliere le assunzioni su un albo di abilitati".

La bagarre sulle graduatorie è scoppiata con le due recenti sentenze del Tar del Lazio. La prima ha bloccato la circolare ministeriale che regolava il sistema di calcolo dei punteggi per le supplenze del prossimo anno scolastico nelle scuole medie e superiori, permettendo ai corsisti delle scuole di specializzazione universitarie (Siss) di cumulare ai 30 punti previsti dalla legge quelli ottenuti con le supplenze effettuate durante l'anno e danneggiando così i precari storici. La seconda ha ribadito l'obbligo della revisione delle graduatorie provinciali dove si trovassero i "sissini", dopo che la nuova circolare non aveva rispettato le indicazioni scatenando a quel punto una raffica di ricorsi.

"Da qualche tempo la situazione si è fatta pesante - sottolinea il rappresentante Stefano Micheletti - tra insegnanti e impiegati amministrativi i precari sono 180 mila, pari ad 1/5 dell'intero personale. Non c'è più la sicurezza del posto garantito ma una forte precarietà di servizio e di vita: un precario guadagna 7 mila Euro all'anno in meno rispetto a un collega di ruolo né ha i mesi estivi retribuiti. Anziché valorizzare si pensa a risparmiare, i problemi di finanza pubblica imporranno pure dei tagli e dei risparmi ma credo che la logica che si sta perseguendo sia di arrivare ad abolire le graduatorie permanenti dove sono iscritte 500 mila persone per permettere ai presidi di decidere le assunzioni".

Infine, ieri si è riunita la Rete delle scuole, l'osservatorio dei docenti veneziani, che oltre ad aderire alla manifestazione di lunedì davanti alla sede Rai, con due volantini sollecita gli insegnanti a negare la disponibilità per cattedre e supplenze oltre le 18 ore settimanali per non compromettere il livello qualitativo dell'insegnamento ed evitare di sottrarre un posto di lavoro ad altri colleghi, e si schiera ufficialmente per il sì all'abolizione dei buoni scuola con il referendum del prossimo 6 ottobre, mentre si registrano tagli al personale e ai finanziamenti per il funzionamento degli istituti.

Alvise Sperandio


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