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Gazzettino-Scuola: gli italiani (73\%) sono per quella pubblica

INCHIESTA L'istruzione privata gode di grande prestigio, ma non sfonda. Il giudizio è legato a orientamento politico e differenze di reddito Scuola: gli italiani (73\%) sono per quella pubblica ...

07/09/2003
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Il Gazzettino

INCHIESTA L'istruzione privata gode di grande prestigio, ma non sfonda. Il giudizio è legato a orientamento politico e differenze di reddito
Scuola: gli italiani (73\%) sono per quella pubblica
Nel Nordest si predilige l'insegnamento degli istituti cattolici perché si ritiene possano offrire una migliore preparazione
Milano
La scuola privata divide gli italiani ma al di là delle opposte valutazioni, che riflettono differenze di reddito e orientamento politico, in cima alle preferenze resiste la scuola pubblica. È quanto emerge da un'indagine condotta da Ricerca-Demoskopea. Dallo studio, condotto su 609 persone, risulta infatti che la maggioranza degli intervistati (73,7\%) preferisce la scuola pubblica, nonostante il campione esprima pareri opposti circa il livello di istruzione offerto dalla scuola privata, l'opportunità dei contributi statali e la riforma varata dall'attuale governo.

A incidere sulle risposte, oltre all'orientamento politico (il 26,6\% si riconosce nell'area di centrosinistra, il 20\% in quella di centro destra) e al reddito, risultano essere l'età e l'area geografica di residenza.

In particolare, gli italiani risultano divisi circa gli effetti del finanziamento pubblico agli istituti privati: il 46,6\% si dice d'accordo con l'affermazione secondo cui i contributi statali renderebbero la scuola privata una scuola di serie A, declassando quella pubblica. L'opinione è condivisa soprattutto dagli intervistati che si collocano politicamente nell'area del centrosinistra (57,4\%), dagli abitanti del Centro Italia (57\%) e dai giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni (52,9\%). Viceversa, tra coloro che non condividono questa affermazione il 63,9\% si colloca politicamente nel centrodestra e il 60,5\% ha un reddito elevato (imprenditori e dirigenti).

La spaccatura risulta meno netta a proposito dell'opportunità di sostenere la scuola privata attraverso finanziamenti pubblici: solo il 36,4\% del campione intervistato esprime parere favorevole. Nel dettaglio, a risultare molto positivo è l'atteggiamento di chi si colloca politicamente nel centrodestra (57,4\%), degli abitanti del Nord Est (44\%) e di imprenditori, industriali e dirigenti (43,7\%). A essere maggiormente contrari sono invece gli intervistati di centrosinistra (78,3\%) e gli abitanti del Centro Italia (71,1\%).

Dalla ricerca emerge poi che la maggioranza degli intervistati (42\%) ritiene la preparazione offerta dalla scuola privata più o meno uguale a quella della scuola pubblica. È interessante notare come per il 26,3\% del campione la scuola privata assicuri invece una preparazione migliore. Ad esserne maggiormente convinti sono gli appartenenti all'area politica di centrodestra (34,5\%), chi risiede nel Nord Est (30,1\%) e chi possiede soltanto la licenza elementare (37,7\%). Decisamente critici i giovani tra i 18 e i 34 anni, tra cui la percentuale scende al 21,9\%.

Viceversa, si accentuano rispetto al totale di coloro che ritengono peggiore la preparazione offerta dalla scuola privata (20,7\%) le percentuali degli intervistati di centrosinistra (27,8\%) e dei residenti al Sud (25\%).

Nell'ambito delle scuole private, più della metà del campione (52,2\%) ritiene che la preparazione offerta dalle scuole cattoliche sia più o meno uguale a quella garantita dalle scuole laiche. Il 26,4\% degli intervistati ritiene invece che sia migliore la preparazione offerta dalle scuole cattoliche. In particolare, questa convinzione è più forte tra gli appartenenti al centrodestra (32,8\%), chi ha frequentato soltanto le scuole elementari (42,6\%), chi risiede al Sud (31,9\%), chi ha un'età compresa tra i 55 e i 70 anni (41,8\%) e chi non ha reddito, come le casalinghe, gli studenti, i pensionati e i disoccupati (32,5\%).

Ancora una volta, risultano più critici i giovani tra i 18 e i 34 anni, la cui percentuale di accordo sul fatto che la scuola privata cattolica dia una preparazione migliore rispetto a quella della scuola privata laica scende al 14,5\%, a cui si aggiungono gli intervistati con reddito fisso, come gli impiegati, gli insegnanti e gli operai (19,9\%).

Una percentuale molto elevata (73,2\%), prosegue Ricerca-Demoskopea, è comunque convinta che mandare i propri figli alla scuola privata non dia loro maggiori possibilità di successo all'università o nel mondo del lavoro. Tale convinzione è più forte tra gli appartenenti al centrosinistra (79,6\%), i laureati (76,6\%) e gli abitanti del Centro Italia (77,6\%). Viceversa, la percentuale di chi è convinto che le possibilità di successo aumentino è più alta tra gli intervistati di centrodestra (36,9\% contro il 23,3\% del totale campione).

Tra le domande proposte figurano anche due quesiti relativi alla riforma della scuola varata dall'attuale governo: il 51,9\% degli intervistati si dichiara d'accordo con l'affermazione che il provvedimento sia un pò troppo a favore della scuola privata, mentre il restante 48.1\% si suddivide tra coloro che non sono daccordo (29.7\%) e coloro che non rispondono perché poco informati sulla riforma della scuola (18.4\%).

Al di là delle opposte convinzioni circa il livello di preparazione offerto dalla scuola privata, l'opportunità di sostenerla attraverso finanziamenti statali, il 73\% mostra di preferire la scuola pubblica. Il 16,3\% sceglie la scuola privata cattolica e il 6,9\% la scuola privata laica, mentre il 3,1\% non risponde. A essere maggiormente favorevoli alla scuola pubblica sono gli intervistati di centrosinistra (85,8\%) e gli abitanti del Centro Italia (77,6\%).


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