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Gazzettino-Poredenone-Protesta a scuola, il testimone ai prof

domani al liceo Grigoletti docenti, ausiliari e studenti si incontreranno per decidere insieme un programma di manifestazioni Protesta a scuola, il testimone ai prof Sit-in della Cgil in piazzet...

13/02/2003
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Il Gazzettino

domani al liceo Grigoletti docenti, ausiliari e studenti si incontreranno per decidere insieme un programma di manifestazioni
Protesta a scuola, il testimone ai prof
Sit-in della Cgil in piazzetta Cavour tra musica e slogan contro la riforma Moratti
Un freddo gelido e un vento tagliente non hanno intimidito i manifestanti che ieri pomeriggio, dalle 17 alle 19, hanno dato vita a un presidio di protesta nei confronti della "controriforma della Scuola", indetto da Cgil e Cgil-Scuola provinciali in piazzetta Cavour. Il sit-in, battezzato "comune battaglia di civiltà", ha riunito docenti, collaboratori scolastici, studenti e cittadini, a dimostrazione che la lotta per la difesa della scuola pubblica nel Friuli Occidentale è ormai senza quartiere.
Forte la volontà di lasciare al cronista alcune impressioni. Leopoldo Izzo, Itis Kennendy: "Sono un docente tecnico pratico che ha tutto da temere da questa nuova legge. Però la mia protesta non riguarda soltanto la categoria di cui faccio parte. Voglio denunciare l'intero progetto riformatore e in particolare la scelta del corso di studi imposta troppo presto ai ragazzi". A dimostrazione che la "scuola è di tutti", l'intervento di una comune cittadina, Alba Meo: "Mi sembra ingiusto quello che stanno facendo nei confronti del sostegno all'handicap. Come può, la Moratti, ignorare il diritto dei ragazzi disabili a integrarsi a pieno titolo nella scuola e nella società?". Era presente anche la scuola elementare di Brugnera con i docenti Mario Bellomo, Francesca Franza e Roberta Altinier: "Siamo qui - dicono quasi a una voce - per denunciare il taglio alla qualità inferto alla scuola pubblica, a vantaggio di quella privata. Attenzione, non siamo contro le paritarie, ma insistiamo: non è giusto uccidere la scuola pubblica, perché è l'unica garanzia di pluralismo".

In una piccola selva di bandiere sindacali, spiccava quella dell'arcobaleno della pace, impugnata da Michele Trotta, docente Ipsc Flora: "Questo disegno di legge vuole distruggere ciò che don Milani ha costruito con tanta fatica. Berlusconi vuole creare una scuola per i ricchi e una per i poveri. Fa parte di un piano. Di questo passo, potrebbe istituire per legge il suffragio censorio, che garantisce il diritto di voto a chi ha un reddito al di sopra di 100 mila euro".

La prossima tappa della protesta, domani, al liceo Grigoletti, alle 17 (auditorium B) con l'iniziativa "Un segno d'amore per la scuola pubblica: mille fiori e mille atti contro la Moratti (facciamo rifiorire la scuola pubblica)". Collegata ironicamente alla festa di San Valentino, la manifestazione ha l'obiettivo di riunire studenti, genitori, Ata (amministrativi, tecnici, ausiliari), docenti "per parlare di scuola e decidere sulle iniziative che possono diventare efficaci con il contributo comune".

Alessandra Betto


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