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Gazzettino-La scuola? Va difesa anche dai Comuni

La scuola? Va difesa anche dai Comuni "Rispetto ai tagli e alla riduzione d'organico del personale della scuola in provincia di Belluno il sindacato farà la propria parte. Ma bisogna che si m...

09/04/2003
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Il Gazzettino

La scuola? Va difesa anche dai Comuni
"Rispetto ai tagli e alla riduzione d'organico del personale della scuola in provincia di Belluno il sindacato farà la propria parte. Ma bisogna che si muova anche il territorio. Tocca cioè agli enti locali fare fronte comune ed aprire una vertenza con il Governo". È stato chiaro Enrico Panini (nella foto), segretario generale della Cgil Scuola, presente ieri a Belluno per un incontro che ha richiamato molti studenti, insegnanti e personale Ata.
Quali sono, segretario, le linee su cui Belluno deve muoversi?"Il confronto va aperto in due ambiti. Da una parte c'è il fronte per la difesa dell'occupazione del personale della scuola sul quale la Cgil s'impegnerà, dall'altro quello del diritto allo studio che, anche nella vostra provincia - ha detto Panini riferendosi all'istituto di Cenecenighe - rischia di compromettere per esempio la vita degli Istituti d'arte con la norma che impedisce l'istituzione di classi articolate e chiaramente pesa sui piccoli numeri. Bisogna poi passare da generica dichiarazioni e norme sulla difesa della scuola di montagna, ad una vera e propria strategia che affermi che in questo modo si procede alla desertificazione di un territorio la cui difesa, al contrario, deve diventare un obiettivo condiviso".

Il ministro Moratti ha detto che sono stati trovati i soldi per il rinnovo del contratto degli insegnanti."Lo ha detto, ma dopo mesi è arrivata garantendo una cifra molto inferiore rispetto a quella promessa. Allora si tratta di capire se le domande e le vertenze dobbiamo farle con lei o con il ministro Tremonti".

La copertura economica è importante anche per la riforma.

"Il nostro giudizio sulla riforma scolastica che è ormai diventata legge dello Stato è pesantissimo perché gli effetti saranno disastrosi. C'è poi, è vero, il problema della copertura. Ed è stata la stessa Commissione Bilancio della Camera a dire che è una riforma che nasce senza i soldi necessari".

Per dire no alla riforma l'11 aprile ci sarà una manifestazione a Roma. Ma quali sono i margini di manovra?"Noi, fra le altre cose, faremo ricorso alla Corte Costituzionale sostenendo l'illegittimità e incostituzionalità di tale riforma per come essa è nata e cioè il ricorso alla delega che di fatto l'ha blindata".

Giovanni Santin


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