Gazzettino-La scuola prepara lo sciopero

Nessuna penalizzazione per i docenti che venerdì 18 resteranno fuori delle aule"
La scuola prepara lo sciopero
La Cgil Scuola ha dovuto presidiare il Ministero dell'Istruzione per vedere riconosciuto come legittimo lo sciopero indetto per il prossimo 18 ottobre. Quello di venerdì 18 è uno sciopero generale al quale sono quindi chiamati non solo i lavoratori della scuola, ma tutti, dipendenti e non. Ma nel frattempo sull'argomento c'è stata disinformazione: "Da una parte il Ministero non si decideva a dichiarare legittimo lo sciopero - spiega Francesco Corigliano della Cgil Scuola di Belluno - dall'altra la Gilda, sulla stampa di ieri, dava una cattiva informazione dicendo che gli insegnanti che sciopereranno il 18 saranno multati da 100 a 500 euro. Ma non corrisponde al vero". Intanto continua l'organizzazione dello sciopero del 18 al quale la Cgil invita tutti. "In questi giorni sono partiti gli inviti anche per i sindaci e i presidenti della Comunità Montane perché anche loro e le amministrazioni da loro guidate sono penalizzati dalle scelte di questo governo. E al corteo del 18 invitiamo proprio tutti - continua Corigliano - e dalla scuola arriveranno non solo gli insegnanti e il personale Ata, ma anche i presidi e gli studenti che sappiamo si stanno organizzando. Anzi: alla fine del corteo che partirà alle 9 dal piazzale della stazione e si concluderà con un comizio in piazza dei Martiri alle 10, ci sarà anche un concerto di gruppi giovanili che si esibiranno su un palco messo a disposizione dalla Cgil".
Tanti i temi sul tappeto e per i quali è stato indetto lo sciopero, come si legge sul volantino messo a punto dalla Cgil: contro una legge finanziaria che non aiuta lo sviluppo e produce ingiustizie, contro le leggi delega che vogliono cancellare l'art.18, contro il tentativo di peggiorare le pensioni e contro un sistema fiscale che premia i ricchi. In particolare, il mondo della scuola scende in piazza per valorizzare la scuola pubblica e contro una legge finanziaria che taglia posti di docenti e non docenti