Gazzettino-FORMAZIONE PROFESSIONALE -Stop al "far west", arriva il contratto

FORMAZIONE PROFESSIONALE
Stop al "far west", arriva il contratto
(a.b.) Si chiude in questi giorni il far west della formazione professionale, perché finalmente il comparto e tutti i suoi addetti sono tutelati da un nuovo Contratto collettivo nazionale per il periodo 1° gennaio 1998 - 31 agosto 2003, in sostituzione del precedente, scaduto 4 anni fa. Il documento è stato sottoscritto nei giorni scorsi da Cgil, Cisl, Uil, insieme con le associazioni Forma e Cenfop. I lavoratori dei centri di formazione professionale beneficeranno così di garanzie e uniformità di trattamento, mentre si attende ancora una precisa regolamentazione dei rapporti di collaborazione. Sono due nel Pordenonese i centri di formazione interessati, ossia Ial e Villaggio del Fanciullo, con oltre 150 dipendenti interessati. Entrando nel concreto, questo accordo rappresenta un doppio risultato, spiega Gianfranco Dall'Agnese della segreteria provinciale Cgil Scuola, "in quanto riconosce ai lavoratori l'inflazione programmata, un aumento di salario e gli scatti di anzianità, arretrati inclusi, ma allo stesso tempo obbliga gli enti di formazione a stare dentro le regole".
Perché? "Troppo spesso si abusa dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa, superando il limite del 25\%, valido sia per le scuole pubbliche, sia private, a danno delle assunzioni a tempo determinato e indeterminato. Il merito di questo contratto è inoltre di fissare trasparenza nei rapporti sindacali e di verificare i bilanci, visto che questi enti beneficiano di fondi regionali ed europei. Noi saremo, come sempre, molto attenti al rispetto dei diritti dei lavoratori".Nel concreto, questi i vantaggi economici del nuovo contratto, che vanno ripartiti però sull'arco di più anni: "Nel 1997 un 5° livello percepiva annualmente la retribuzione base di circa 18 milioni di lire - precisa Dall'Agnese - il 1° settembre 2001 si passa a 20 milioni di lire l'anno. Dal 1° gennaio 2002 lo stipendio sale intorno ai 20 milioni ottocento mila lire in busta paga".