Gazzettino-Crescono gli studenti e tagliano i professori

SCUOLA Il sit in a Borgo Scroffa
"Crescono gli studenti e tagliano i professori"
"Ecco cosa nasconde la Moratti"
(Ro.La.) Giornata di sciopero ieri per i rappresentanti del mondo scuola. Docenti e personale Ata hanno incrociato le braccia lasciando le scuole semideserte e raccogliendo l'invito delle organizzazioni sindacali. Contratto, taglio degli organici e immissione in ruolo dei precari. Più il "no alla guerra". Questi i temi sul piatto della bilancia che hanno portato le sezioni vicentine di Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Cobas ha darsi appuntamento per un sit in di protesta sotto gli uffici dell'ex Provveditorato (foto).
Per due ore, dalle 9 alle 11, un centinaio di persone (davanti ad un consistente spiegamento di forze dell'ordine) hanno affollato Borgo Scroffa e dopo aver distribuito diversi volantini informativi hanno consegnato un documento al dirigente del Csa, Pasquale Palombo, con la preghiera di farsi portavoce in sede regionale dei motivi di contrarietà. "Il contratto è scaduto da quattordici mesi - dice il segretario provinciale dello Snals, Dorino Zordan - e siamo ancora in alto mare. Il Ministro Moratti aveva aperto uno spiraglio tanto da far pensare ad una risoluzione piuttosto breve ma Tremonti ha fatto chiaramente capire che i fondi non ci sono e che i soldi verranno ricavati dal risparmio che si otterrà con il taglio degli organici".

Un taglio degli organici che, se attuato, per Vicenza sarebbe particolarmente problematico a fronte del consistente incremento - dovuto anche all'elevata presenza di alunni extracomunitari - degli studenti. E tanto per rendere l'idea: le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, considerando solo la scuola elementare, sono aumentate del 6,6\%. "Numero questo che non è ancora definitivo se si pensa che con l'approvazione della Riforma Moratti verranno riaperte a breve le iscrizioni a materne ed elementari".

Ad esprimere una certa perplessità è Angelo Turato, segretario berico della Cgil scuola che aggiunge: "Si creeranno problemi di spazio e problemi pedagogici dato che si potranno trovare bambini con quattordici mesi di differenza l'uno dall'altro. Chiaramente non ci sarà posto per tutti i bambini che si iscriveranno. Chi deciderà i criteri per cui l'iscrizione anticipata di un bambino verrà accettata e quella di un altro no?".