Gazzetta di Reggio-Scuole reggiane a braccia incrociate

Scuole reggiane a braccia incrociate
Notevole l'adesione alla protesta indetta contro la riforma Moratti

E' stata notevole l'adesione allo sciopero generale della scuola, che, proclamato per il rinnovo del contratto scaduto da 15 mesi, ha anche pronunciato un fermo no alla guerra. I sindacati stimano che vi abbia partecipato, nella nostra provincia, il 70 per cento del personale, con punte massime nelle scuole materne ed elementari e minime alle superiori. In montagna qualche plesso è stato chiuso.
Un centinaio di persone, metà in pullman metà in treno, s'è recato a Bologna alla manifestazione regionale indetta per la prima volta unitariamente da tutte le organizzazioni di categoria. Tuttavia, contrariamente al passato, neppure il centro servizi amministrativi, ex-provveditorato agli studi, è stato in grado di fornire dati precisi. Il ministero dell'istruzione, infatti, aveva disposto che ogni singolo istituto comunicasse il numero degli scioperanti direttamente al ministero stesso via Internet. Ufficialmente lo scopo è rendere più celere e completa la rilevazione statistica, che in precedenza veniva affidata ai singoli provveditorati e basata su campioni significativi. Fatto sta che così è stata scavalcata anche la direzione scolastica regionale, alla quale, in teoria, il decentramento amministrativo conferisce maggiori poteri.
Ma proprio da Bologna viene la conferma del successo della protesta. Circa diecimila fra insegnanti, non docenti, studenti e genitori hanno sfilato per via Indipendenza fino a piazza del Nettuno, dove hanno parlato rappresentanti dei sindacati scuola di Cgil, Cisl e Uil, dell'autonomo Snals, della Gilda, dei Cobas e degli studenti. E' intervenuto anche il nostro concittadino Claudio Cattini, segretario regionale della Cgil-scuola. La delegazione reggiana era guidata dai segretari provinciali della Cgil, Mauro Montagnani, della Uil, Daniela Caselli, e della Cisl, Monica Leonardi. In testa al corteo una grande bandiera arcobaleno retta da tre bambini. Molti gli striscioni per la pace. Fra le scritte prevalevano quelle contro i tagli all'occupazione, particolarmente pesanti in una regione come la nostra che sta registrando un sensibile incremento degli alunni.
Solidarietà agli insegnanti è stata espressa dalla senatrice Albertina Soliani, capogruppo della Margherita nella commissione istruzione, che ha dichiarato: "La scuola è cancellata dalle priorità, impoverita dalla mancanza di risorse, svalutata nella sua missione per le nuove generazioni, tra la debolezza della Moratti e la chiusura determinata di Tremonti. E proprio dalla scuola parte un impegno fortissimo per la pace, che solo l'istruzione e la cultura possono assicurare". (l.s.)

Stregati dai cartoni di Paolo Cardoni
I bambini delle prime classi della scuola elementare "M. Canossini" di Sesso (Istituto comprensivo "Fermi-Manzoni") hanno incontrato nei giorni scorsi nell'ambito di Baobab il noto illustratore Paolo Cardoni. I bambini conoscevano a memoria i suoi personaggi: Sasà e Cocò, il gatto Puzzolo e i suoi amici, ma soprattutto i protagonisti della tanto amata "Freccia Azzurra". Cardoni ha tra le altre cose anche disegnato "Zanzara" (foto) con i bambini che lo guardavano incantati. Prima di andarsene, l'illustratore ha lasciato ai bambini tanti disegni e soprattutto, molto gradito, quello di "Spicciola". Alla fine, i bambini hanno chiesto alla maestra in coro: "Ma perché in televisione non ci fanno vedere dei cartoni così belli?".