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Gazzetta di Reggio-Salvare il tempo pieno:le firme sono 17mila

Coordinamento nato a Bologna per la scuola Salvare il tempo pieno:le firme sono 17mila claudia zamorani BOLOGNA. La riforma Moratti? "Una bomba a orologeria per il tempo pieno". Non sono parole...

13/06/2003
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Gazzetta di Reggio

Coordinamento nato a Bologna per la scuola
Salvare il tempo pieno:le firme sono 17mila

claudia zamorani

BOLOGNA. La riforma Moratti? "Una bomba a orologeria per il tempo pieno". Non sono parole di un sindacalista o di un politico, ma di Gianluca Gabrielli, insegnate di scuola elementare di Bologna, uno dei promotori del "Coordinamento nazionale per il tempo pieno e prolungato" (coordtempopienoyahoo.it). Un'altra costola dei movimenti della società civile che a Bologna, in un mese e mezzo, ha raccolto più di 17mila firme da tutta Italia e ieri ha tenuto un sit-in con striscioni e volantini nell'aula magna dell'istituto Itis Belluzzi, per ricordare ai genitori "la bellezza della riforma", come dicono loro. "La raccolta firme è la risposta a una riforma che vuole cancellare il tempo pieno alle elementari e prolungato alle medie - spiega Gabrielli -. Gli effetti non si toccheranno con mano nell'immediato, cioè dal prossimo anno scolastico. Ma il punto è far capire ai genitori cosa sarà del tempo-scuola fra 3, 4 anni, quando i decreti attuativi della delega saranno realtà. La situazione è fumosa, ma i tagli finanziari e degli organici non lasciano presagire nulla di buono".
La raccolta fai-da-te, che continua sine die, è partita in primavera, proprio a Bologna, grazie a un serrato tam-tam nelle scuole. "Una bottiglia lanciata in mare - spiega Gabrielli - raccolta da molte persone, da molte più di quelle che ci aspettavamo: un successo!".
Il fax (051.241336) è stato preso d'assalto, "il rotolo scoppiava", tanto che il coordinamento ha lanciato un appello: inviate le firme via posta (via San Carlo 42, Bologna).
Gli elenchi vengono girati ai provveditori, ma anche al ministro, "per comunicarle quotidianamente che la manovra non è gradita".
Le iniziative in calendario sono tante. E' probabile, ma non ancora confermato, un sit-in di camper di insegnanti e genitori inviperiti sotto il ministero dell'Istruzione; certa, invece, è la giornata di mobilitazione, il 26 settembre, con proteste "creative", le più disparate: come l'occupazione delle scuole, tenere a casa i bimbi, il rifiuto della nomina di insegnante "tutor", un'altra pietra dello scandalo nella riforma, "che crea gerarchie tra insegnanti, quelli di serie A, quelli di serie B".
Infine, a ottobre, un convegno ad hoc, dove si parlerà di anticipo scolastico, tutor, doppio canale formazione-istruzione, con l'intervento di docenti universitari, pedagogisti e psicologi.
Cosa chiede il Coordinamento? Che il tempo pieno e prolungato siano estesi ovunque i genitori ne facciano richiesta; che il ministro si impegni a garantire gli insegnanti e i bidelli indispensabili per continuare le esperienze didattiche in modo qualificato. "Non è solo una questione di tempo che si trascorre a scuola, ma anche della sua qualità".


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