Gazzetta di Reggio-Riforma Moratti, non a mio nome

L'INTERVENTO
Riforma Moratti, non a mio nome

di Giuseppe Caliceti *

Oltre al danno, la beffa. Lo spot del ministero dell'Istruzione che da una settimana va in onda sulle tv nazionali, afferma: "Abbiamo ascoltato i ragazzi, gli insegnanti, i genitori, e attraverso quello che abbiamo ascoltato, abbiamo costruito la nuova scuola: la scuola che cresce, proprio come te". Non starò a dilungarmi su cosa penso della Controriforma Moratti, (il peggio possibile), vorrei solo parlare del sentimento di rabbia e di frustrazione mio e dei miei colleghi insegnanti. E credo non solo nostro.
Primo: perché si afferma palesemente il falso. Infatti questo Governo e questo ministro dell'Istruzione, come dimostrò già il fallimento dei pomposi Stati generali della scuola, hanno dimostrato soprattutto di non sapere ascoltare.
Secondo: perché ammesso che abbia ascoltato qualcuno, non ha ascoltato me e molti altri miei colleghi.
Come dipendente del ministro, non potrò fare a meno che attenermi all nuove direttive, ma vorrei che fosse chiaro che non condivido questa riforma, che non voglio passare per complice di questo disastro che si sta abbattendo sulla scuola pubblica italiana, con il palese intento di screditarla e favorire le scuole private, dove manderanno i loro figli i genitori che possono permetterselo.
Commentando questi spot di tele-svendita dell'istruzione pubblica assieme agli insegnanti della nostra scuola, ho prodotto una piccola spilla con sopra scritto: "Riforma Moratti. Non a mio nome". Sarà una piccola e stupida cosa, ma forse è meglio di niente. Non mi dispiacerebbe se il mio amico Enrico Panini, segretario nazionale della Cgil, ci aiutasse a realizzarne e distribuirne un po' in giro. Almeno questo.