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Gazzetta di Reggio-Moratti, che fallimento!

La Moratti, che fallimento! di Mauro Montagnani segretario provinciale Cgil scuola Di questi tempi non è facile trovare qualcuno disposto a parlare bene del ministro dell'Istruzione Letizia Mor...

19/08/2002
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Gazzetta di Reggio

La Moratti, che fallimento!

di Mauro Montagnani segretario provinciale Cgil scuola

Di questi tempi non è facile trovare qualcuno disposto a parlare bene del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Anche i suoi colleghi di governo l'hanno sottoposta proprio in questi giorni a una sonora bocciatura, e non è la prima volta. Così sarei francamente contento se i meriti attribuiti al ministro nell'intervento della signora Bollanaz pubblicato sulla Gazzetta di domenica 4 agosto fossero reali e riscontrabili.
Su una cosa possiamo concordare. Il ministro ha dato ai precari una certezza: nessuna/o di loro quest'anno verrà assunto in ruolo. O, vista dall'altra parte, tutte/i continueranno a essere precari. Solo pochi mesi or sono la signora Moratti si vantava delle assunzioni operate dal suo ministero. E' il caso di ricordare che quelle assunzioni erano parte di un accordo sottoscritto con il governo precedente e che quell'accordo prevedeva anche per quest'anno (2002) 30.000 assunzioni. Dopo un balletto di cifre durato mesi fra il ministero dell'Istruzione e quello dell'Economia, le immissioni in ruolo sono sparite. Questo è un risultato certo e verificabile.
Per quanto riguarda poi le nomine dei supplenti, c'è da dire che proprio i ritardi e le indecisioni del governo sulle assunzioni in ruolo hanno impedito il rispetto di tempi stabiliti dalla signora Moratti con largo anticipo.
Mi dispiace (per i precari) ma non è vero che tutti sono stati nominati entro il 31 luglio con quello che consegue. Ciò è avvenuto in province come la nostra grazie fondamentalmente agli sforzi e all'impegno di chi lavora negli uffici del Csa (ex Provveditorato) e, se mi è consentito, anche delle organizzazioni sindacali e non certo per la lungimiranza del ministero che solo con una circolare del 19 luglio ha dato il via a operazioni complesse da concludersi in pochi giorni. Ciò ha causato il fatto che solamente in 49 province su 97 le supplenze sono state attribuite, mentre in 28 province si è solo iniziato e in 20 (fra cui Roma, Firenze, Venezia e Palermo per citarne alcune) non si è nemmeno cominciato.
C'è poi da dire che grazie alle iniziative del ministro, nemmeno ciò che è stato compiuto risulta certo. La signora Bollanaz, facendo parte della schiera dei precari, dovrebbe sapere che molti suoi colleghi hanno presentato ricorsi contro le modalità di formazione delle graduatorie e che nei prossimi giorni sono attese sentenze del Tar del Lazio su almeno tre questioni che, se accolte, invaliderebbero buona parte delle graduatorie utilizzate per le nomine dei supplenti.
Quanto alla certezza dello stipendio, anche qui, siamo purtroppo ancora nel campo dei desideri. Qualcuno ricorderà (i diretti interessati sicuramente) che lo scorso anno scolastico anche nella nostra provincia molti supplenti hanno ricevuto lo stipendio con mesi di ritardo. Il ministero dopo aver negato il problema quasi per un anno ha dovuto ammettere che la questione riguardava e riguarda migliaia di persone e corre ai ripari con una circolare del 31 luglio 2002 che per ora ha il pregio delle buone intenzioni, ma che costringerà le segreterie delle scuole a fare i conti con ben otto moduli cartacei diversi a seconda dei supplenti. Non possiamo che esprimere la nostra solidarietà al personale di segreteria e sperare in bene!
Per far si che qualche speranza si trasformi in realtà la Cgil Scuola ha avviato diverse iniziative a tutela dei precari. Segnalo solamente a conclusione di queste note la diffida al ministero perché vengano rispettati gli impegni relativi alle assunzioni. Si tratta di una iniziativa politica e legale cui invitiamo tutti i precari ad aderire nelle prossime settimane.


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