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Gazzetta di Modena-Una scuola con una sola I, intelligente

L'Emilia perderà centinaia di cattedre, alle elementari scomparirà il tempo pieno: genitori e bambini al girotondo anti-riforma "Una scuola con una sola I, intelligente" Bologna, in piazza torte i...

15/04/2002
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Gazzetta di Modena

L'Emilia perderà centinaia di cattedre, alle elementari scomparirà il tempo pieno: genitori e bambini al girotondo anti-riforma
"Una scuola con una sola I, intelligente"
Bologna, in piazza torte in faccia alle maschere di Berlusconi e della Moratti

Claudia Zamorani

BOLOGNA. Torte in faccia a Berlusconi e alla Moratti. Anche in occasione del girotondo in difesa della scuola pubblica, i bolognesi non hanno perso il loro spirito goliardico. All'interno di una simbolica classe, allestita con banchi e seggiole in piazza Maggiore, i girotondini - più di mille tra bambini, studenti, genitori e insegnanti - hanno iniziato gli allenamenti facendo un catartico tiro al bersaglio, lanciando piatti di plastica ricoperti di schiuma da barba contro le maschere del presidente del consiglio e del ministro. Più gettonato il primo.
L'allegro popolo, sfidando il cielo minaccioso, si è unito per mano e ha avvolto, in tripla tornata, la piazza a ritmo di musica, saltellando e battendo le mani. Alcuni bambini, sorridenti e colorati, mostravano con orgoglio il cartello 'Abbasso la Moratti'. "Della famiglia non importa nulla a questo governo" esclama Davide Binozzi, del Comitato genitori, riferendosi alla riduzione degli orari che porterà, in tre anni, alla scomparsa del tempo pieno nelle elementari della Regione. Tante le critiche alla riforma: la diminuzione delle sezioni, che si traduce in classi più numerose; il mancato sostegno all'autonomia; la sospensione dei progetti di innovazione e di sperimentazione; la mancata attivazione dell'Osservatorio sull'handicap; la riduzione del corpo docenti (33mila posti nel triennio). Ma, soprattutto, si contesta il concetto di scuola-azienda, la privatizzazione e la mancata garanzia di uguali diritti per tutti. "Veniamo considerati come macchine che devono produrre, automi al servizio delle imprese" sbotta una studente, Giacomo Rossi. "La cultura è un valore per il nostro Paese - interviene Benedetto Zacchiroli, del gruppo 2 Febbraio - ma questo governo non lo crede. I soldi per l'istruzione sono un investimento e alla scuola delle tre I, noi rispondiamo con quella che ne ha solo una: la I dell'intelligenza". Adriano Colombo (Nuova Giustizia e Libertà) ricorda come la scuola abbia favorito alfabetizzazione e integrazione. "Si rischia di vanificare tutto". I docenti di Scuola e Costituzione sottolineano, con le parole di Bruno Moretto, che la scuola deve garantire un uguale trattamento. Contestano le agevolazioni fiscali per chi iscrive i figli alle private e criticano governo e opposizione, "perché qualunque riforma deve partire consultando chi, nella scuola, ci lavora". "La lady di ferro sta avviando una vera e propria restaurazione" ammonisce Alessandro Gabriele di Giurisprudenza democratica. Anna Borghi (Cnr) accomuna scuola e ricerca a un concetto: i tagli. "I fondi scarsi favoriscono quella asservita a logiche di mercato, e causa la fuga all'estero dei migliori cervelli".


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