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Gazzetta di Modena: Scuola e Finanziaria meno precari e più qualità

Mariangela Bastico

05/10/2006
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Gazzetta di Modena

Il piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di 150mila docenti precari e 20mila unità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata), rappresenta uno sforzo straordinario del governo, coerente con gli impegni nel programma, per superare un’emergenza straordinaria: quella del precariato.

La qualità della scuola, ne siamo convinti, dipende dalla qualità delle persone che vi lavorano.

E questa convinzione, abbiamo teso a trasferirla negli articoli sulla scuola, contenuti nella Finanziaria 2007.

Non è stato facile, per lo stato dei conti pubblici lasciatoci dal governo di centrodestra, e nemmeno sarà facile il dibattito in Parlamento, per tenere salda la priorità dell’istruzione nel quadro della manovra di bilancio.

A seguito delle citate assunzioni, dall’anno scolastico 2010-11 è prevista la decadenza di tutte le graduatorie permanenti.

Per quella data, infatti, dovranno entrare in vigore le nuove norme per la formazione in ingresso e per il reclutamento dei docenti, in modo da non creare nuovo precariato. Viene, quindi, così ridefinito strutturalmente l’intero sistema di accesso all’insegnamento.

Per il rinnovo nel prossimo biennio della graduatorie prevediamo - coerentemente con gli impegni da me assunti più volte pubblicamente e anche su questo giornale - la delegificazione delle norme sulle graduatorie permanenti, la cancellazione del doppio punteggio di montagna e un forte ridimensionamento del peso dei master. Penso, infatti, che corsi di specializzazione, master e quant’altro debbano essere utili ai futuri docenti non a chi li organizza. Tutto ciò è stato inserito nella Finanziaria senza efficacia retroattiva, salvaguardando i punteggi maturati sulla base della precedente legislazione. Un’altra scelta volta a dare stabilità alla scuola è quella relativa al reclutamento della dirigenza scolastica. Un nuovo bando, per circa 1.600 posti riservato ai presidi incaricati, è la via. Per quanto riguarda il concorso ordinario, la Finanziaria ha previsto una semplificazione delle procedure e un aumento del numero di assunzioni, in modo da superare definitivamente il ricorso a incarichi e reggenze che, a loro volta, creano precariato. Con questo piano di stabilizzazione progressivo del personale e con le altre misure adottate, in particolare quelle che attribuiscono direttamente alle scuole tutte le risorse per il loro funzionamento (un”capitolone” di 2,7 miliardi), stiamo lavorando per dare alla comunità scolastica una quotidianità sicura: un futuro di scuola pubblica di qualità per tutti. Il cammino della Finanziaria è solo all’inizio, l’auspicio è che le forze politiche presenti in Parlamento sostengano con convinzione questo impegno straordinario assunto per il futuro della scuola.

*Vice-ministro Pubblica Istruzione


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