Gazzetta di Modena-Scuola, bordate azzurre contro Errani

Infuria la polemica dopo l'annuncio del progetto Bastico. Lettera aperta del presidente sul diritto all'istruzione
Scuola, bordate azzurre contro Errani
Varani accusa: "Vuole spaccare l'Italia pur di bloccare la Moratti"

BOLOGNA. Sulla scuola, Vasco Errani "vuole spaccare l'Italia". L'accusa al presidente della Regione è di Gianni Varani, consigliere regionale di Forza Italia, dopo la presentazione del progetto di legge che cercherà di fermare la riforma Moratti in Emilia-Romagna. Errani "ha evidentemente deciso di non ascoltare gli appelli alla responsabilità istituzionale e alla unità del paese del presidente Ciampi".
La giunta regionale - prosegue Varani - "è ossessionata non dalla riforma scolastica, ma dal bisogno di competere col governo". La giunta regionale "accusa Roma di invadere competenze regionali", ma a sua volta "invade competenze statali". Il resto, prosegue l'azzurro, "sono disinformazioni volute: nella riforma Moratti permane il diritto-dovere all'istruzione per la durata di almeno 12 anni; l'obbligo formativo fino a 18".
Per Varani, "l'insistenza dell'assessore regionale alla scuola sulla scelta dopo i 15 anni smaschera che sono loro a considerare la formazione professionale di serie b". La sensazione, chiude l'esponente della minoranza, "è che la giunta regionale cerchi irresponsabilmente il contenzioso istituzionale e costituzionale, come avviene ormai su tanti fronti, e non la sostanza di un cambiamento nazionale della scuola".
Ieri, intanto, in occasione dell' avvio dell' anno scolastico, Errani ha diffuso una lettera aperta agli studenti, alle loro famiglie e a tutti coloro che lavorano nella scuola. "La scuola che c'è è più avanti delle leggi che la regolano - scrive Errani - più ricca grazie alle sfide che ha affrontato, più aperta alle differenze, più forte contro le disuguaglianze. Poichè è la pietra angolare su cui poggia l' intera società, non possiamo tollerare che essa venga impoverita, aggredita, trascinata verso un futuro senza prospettive".
Lo scritto del presidente è l' occasione per ribadire che la Regione vuole sostenere il sistema scolastico regionale nel raggiungimento dei suoi prioritari obiettivi: "Vogliamo che la scuola continui la sua opera di formazione dei giovani che è lavoro di costruzione del futuro dell' intera società avendo a disposizione maggiori certezze. Vogliamo sostenere la scuola nel suo compito più difficile: quello di accrescere il livello di istruzione di tutti i ragazze e le ragazze della regione, dotandola di maggiori risorse e di sostegno. Sostegno per rafforzare le autonomie scolastiche, a garanzia della libertà di insegnamento. Sostegno per accrescere la continuità didattica, perchè l' apprendimento non diventi una corsa ad ostacoli. Sostegno per l' integrazione tra istruzione e formazione, perchè anche chi vuole entrare nel mondo del lavoro ha diritto a un' istruzione che gli offra pari opportunità. Sostegno perchè anche gli studenti disabili possano studiare serenamente. Sostegno per vincere la sfida dell' integrazione degli studenti stranieri, la cui nuova cittadinanza non può che essere costruita a partire dai banchi di scuola". Ed è la nuova iniziativa legislativa, annunciata dall' assessore Mariangela Bastico come "alternativa alla riforma Moratti", che il presidente annuncia come principale strumento attraverso cui la Regione Emilia-Romagna intende difendere la scuola. "Una nuova iniziativa legislativa conclude il presidente - che vogliamo scrivere e delineare assieme a tutti coloro che, come noi, credono nel valore fondante della scuola".