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Gazzetta di Modena-'Noi precari della scuola, traditi da tutti'

Lettera aperta al ministro Moratti: 'Noi precari della scuola, traditi da tutti' Signora Moratti, ci dica che è uno scherzo, per favore'uno scherzo di mezza estate o un pesce di luglio. Sì,...

29/07/2003
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Gazzetta di Modena

Lettera aperta al ministro Moratti:
'Noi precari della scuola, traditi da tutti'

Signora Moratti,
ci dica che è uno scherzo, per favore'uno scherzo di mezza estate o un pesce di luglio.
Sì, perché all'inizio ci scappava un po' da ridere, vista l'assurdità della cosa, prima di capire che, invece, non ci restava che piangere.
Già, piangere, ma per cosa? Per la rabbia di veder svanire la speranza di un posto di lavoro che ci sembrava ormai vicino? O per la delusione di aver impiegato due anni per portare a termine un concorso pubblico e, dopo aver superato una selezione tra migliaia di candidati, aver conseguito un'abilitazione all'insegnamento che ora possiamo metterci sotto le scarpe? Infatti, saremo continuamente preceduti da nuovi arrivati, freschi di abilitazione conseguita presso le SISS, perché la nostra "anzianità" di servizio o di abilitazione non potrà mai competere con il punteggio loro accreditato.
Siamo sbigottiti di fronte alla repentina decisione del suo Ministero di ritirare il decreto emesso non più di quattro mesi fa, pur avendo la facoltà di attendere l'esito della sentenza del Consiglio di Stato, e ci chiediamo se l'inganno sia stato maggiore allora o adesso. Dobbiamo costatare che per l'ennesima volta la scuola, che dovrebbe essere al centro di un'ampia attenzione politica, è usata come pretesto per difendere interessi e tornaconto. Ci dica, allora, che è uno scherzo, per favore'
Altrimenti avremo un altro serio motivo per piangere: la consapevolezza di dover rinunciare a una professione che ci appassionava perché comportava l'impegno a educare a quei valori di democrazia e giustizia che temiamo vengano screditati proprio da chi dovrebbe rappresentarli.
Un gruppo di insegnanti precari: Laura Leonardi, Elena Mattioli, M. Patrizia Corsini, Francesco Colopi, Ada Genovese, Mirko Rapini
) CANI E PADRONI
Multare chi
non pulisce
Abito nei pressi del parchetto che va dalla via Divisione Acqui a via Paganini. Il suddetto parchetto, come del resto tutti i parchi cittadini, è frequentato da anziani, da bambini e da persone che portano a spasso il loro cane.
Amo gli animali e mi fa piacere vederli giocare e correre nel parco. Amo meno vedere il prato coperto dai loro bisognini che col tempo, dato che nessuno li raccoglie, diventano parte integrante del parco. Considerato che appunto il parco è frequentato maggiormente da bambini piccoli, lascio a voi trarre le dovute conclusioni.
Esiste un'ordinanza del Sindaco che obbliga i padroni di cani ad uscire con paletta e sacchetto, al fine di raccogliere immediatamente le loro deiezioni. Perchè non farla applicare? Basterebbe che un vigile di quartiere facesse una capatina nel parco (e non solo in questo, in quanto ritengo che il problema esiste in tutti gli spazi verdi) nell'ora della passeggiatina; dopo due o tre contravvenziooni probabilmente il fenomeno potrebbe diminuire. Chiedo troppo?
Lettera firmata


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