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Gazzetta di Modena-La Bastico assicura: andremo avanti

La Bastico assicura: andremo avanti "Attacco politico lo stop del governo alla mia legge sulla scuola" CLAUDIA ZAMORANI ...

05/08/2003
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Gazzetta di Modena

La Bastico assicura: andremo avanti
"Attacco politico lo stop del governo alla mia legge sulla scuola"
CLAUDIA ZAMORANI


BOLOGNA. Il ricorso del consiglio dei ministri? "Incredibile! Un attacco frontale di tipo politico". Così commenta l'assessore regionale alla scuola Mariangela Bastico la notizia del ricorso del governo contro la legge regionale sulla scuola, meglio conosciuta come la controriforma del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti.
Quella che vorrebbe colmare "le lacune" della riforma avvalendosi dei poteri conferiti alle regioni dal nuovo titolo V della Costituzione. Ma la Bastico non ci sta, non si lascia intimidire e assicura: "Noi andremo avanti. A settembre si parte". Anche se, a dire il vero, proprio di doccia fredda non si può parlare. Che la spada di Damocle del ministero pendesse sulla legge regionale si era capito, visti gli "approfondimenti" in corso a Roma. Un gesto tutto politico, dunque, per la diessina modenese. "Si capisce che c'è una politicizzazione forte nei confronti di una riforma alternativa a quella Moratti. C'è, a mio avviso, la volontà di attaccare l'applicazione del titolo V, proprio nella regione che ha cercato di renderlo operativo. Una forza, la nostra, che si voleva depotenziare, ma anche un monito alla altre regioni". Perché, aggiunge, un conto è se avessero impugnato qualche articolo, se cioè l'incostituzionalità fosse stata ravvisata in alcuni passaggi. Un conto è invece, come è stato, se viene impugnata tout court tutta quanta la legge: così l'attacco diventa frontale. "Abbiamo fatto molta attenzione che la legge non andasse contro l'ordinamento nazionale ma che anzi lo rispettasse. Non abbiamo ravvisato punti di incostituzionalità. Uno degli obiettivi, nell'incertezza della riforma Moratti ancora senza decreti attuativi, è che almeno la nostra legge fosse un punto di riferimento. E' incredibile che questo ricorso incida su materie di competenza regionale, su cui tra l'altro stiamo lavorando da anni, per esempio la scuola d'infanzia e i progetti di educazione per gli adulti".
Tra le norme colpite, anche quella per la programmazione della rete scolastica, di certo non una novità, visto che la Regione ne ha sfornate già altre due: nel 2000 e nel 2003.
"E' incredibile che valutino incostituzionale che noi finanziamo assegni di studio ai docenti che utilizzano l'aspettativa non retribuita, il cosiddetto anno sabbatico. Che significa sostenere economicamente quegli insegnanti che decidono di seguire progetti formativi che la Regione reputa prioritari". E ancora: "Un altro punto che giudico grave è che viga l'idea di residualità della Regione, che non è rispondente né al titolo V, né a quanto in questa regione è accaduto".
"Al di là del ricorso - scandisce la Bastico - noi andiamo avanti. Di questo vogliamo dare la certezza ai cittadini. Da settembre si parte, il 15 col biennio integrato per i ragazzi di 14 anni. Il ricorso infatti non blocca l'iter di una legge, salvo nei casi di gravi violazioni dei diritti dei cittadini".


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