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Gazzetta di Modena-Insegnanti d'appoggio, più della metà precari

Insegnanti d'appoggio, più della metà precari saranno loro i primi a cadere nell'ora dei tagli di Arturo Ghinelli Dalla pubblicazione del Ministero "L'handicap e la scuola: i dati dell'integr...

29/07/2002
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Gazzetta di Modena

Insegnanti d'appoggio, più della metà precari
saranno loro i primi a cadere nell'ora dei tagli

di Arturo Ghinelli

Dalla pubblicazione del Ministero "L'handicap e la scuola: i dati dell'integrazione" risulta che la provincia di Modena con 1.315 alunni in situazione di handicap è seconda solo a Bologna che ne ha 1.447. Anche se si guarda che percentuale sono sul totale degli alunni quelli in situazione di handicap, Modena con 1,90% è preceduta solo da Reggio i cui 906 ragazzi rappresentano 1,98% sul totale degli alunni, mentre Bologna con 1,84% è terza. Quindi la scuola statale modenese, tra le province dell'Emilia-Romagna, risulta essere seconda sia per il numero assoluto di alunni in situazione di handicap, sia per la percentuale che essi rappresentano sul totale degli alunni. In tutta la regione gli alunni disabili risultano essere 6.896 e rappresentano 1,75% sul totale degli alunni. Tra le nove province dell'Emilia, escluse Modena e Bologna, tutte le altre sette hanno un numero di alunni disabili molto al di sotto delle mille unità. Modena con il suo 1,90% supera anche altri capoluoghi di regione.
Per quanto riguarda la scuola non statale Modena è tra le province emiliane quella con la percentuale (1,15%) più alta di alunni in situazione di handicap sul totale degli alunni iscritti, pur avendone in assoluto solo 127.
Considerando sia gli alunni disabili che frequentano la scuola statale, sia quelli che frequentano la scuola non statale, oltre il 90% di essi si trova in situazione di handicap psicofisico, circa il 7% in situazione di handicap uditivo e solo l'1,58% di handicap visivo. Per quanto riguarda la loro distribuzione territoriale 463 si trovano nel comune di Modena, mentre 979 si trovano nel resto della provincia.
La distribuzione provinciale dei docenti su posti di sostegno delle scuola statali di tutti gli ordini si diversifica per il tipo di contratto che può essere a tempo indeterminato, a tempo determinato (annuale) o anche solo fino al termine delle attività didattiche. Del primo tipo Modena ne ha 268 (45,04%), annuali 192 (32,7%) e 135 (22,69%) del terzo tipo, per un totale di 595 insegnanti "d'appoggio".
Come numero assoluto Modena, rispetto alle altre otto province emiliane, risulta essere quella che ne ha di più, ma è anche quella che ne ha la maggior parte (54,96%) precaria perché assunta con un contratto a tempo determinato e perciò la prima ad essere sacrificata in un momento di tagli del personale. Infatti Modena con meno della metà (45,04%) degli insegnanti d'appoggio a tempo indeterminato è quasi l'ultima nella graduatoria regionale visto che Forlì ne ha l'81,85%, Rimini il 68,61%, Bologna il 64,74%, Ravenna il 61,13%, Piacenza il 60,87%, Reggio il 55,18% e Ferrara il 53%. Quindi per il Direttore regionale, quando a forza di tagliare sarà costretto ad intervenire sugli insegnanti d'appoggio, sarà più facile non rinnovare il contratto alla maggior parte dei precari modenesi e in un colpo solo esaurire così tutte le richieste di tagli del governo.
La scuola modenese riuscirà a fare una buona integrazione dei ragazzi disabili anche con meno insegnanti su posti di sostegno? Forse bisognerebbe chiedere l'opinione su questo aspetto ai genitori dei ragazzi.
Per il momento vale la pena sottolineare che già oggi questa situazione di estrema precarietà degli insegnanti d'appoggio non favorisce l'integrazione e minaccia il pieno successo formativo di questi ragazzi. Infatti nella nostra provincia mentre alle elementari la percentuale di alunni promossi in situazione di handicap è del 97,24% e perciò superiore alla media regionale che è del 96,99%; alla scuola media la percentuale di alunni promossi in situazione di handicap è dell'88% e cioè quasi due punti percentuali in meno della media regionale dell'89,93%.


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