Gazzetta di MAntova-Scuola, la rabbia dei 2000 precari

Nicola Corradini
Scuola, la rabbia dei 2000 precari
Petizione a ministero e sindacati contro le nuove graduatorie

Chiedono il ripristino dei 18 punti cancellati dal Tar del Lazio e minacciano agitazioni in settembre

Si sono trovati, per effetto di una sentenza del Tar del Lazio, declassati nelle graduatorie permanenti per i posti di supplenza nelle scuole mantovane. I precari 'storici', quelli che hanno maturato punti a forza di ore di supplenza fatte in questi anni, sono stati superati dai loro colleghi più giovani, usciti di fresco dalle scuole di specializzazione (ssis). Perché la sentenza del tribunale amministrativo del Lazio ha cancellato i 18 punti accordati loro dal governo. "Ma noi non ci stiamo e chiediamo al ministero di varare un decreto legge che ci ridia i 18 punti", dice una precaria mantovana, Alba Tosi. Che ha raccolto una settantina di firme tra i colleghi in calce ad una richiesta inviata al Ministero dell'istruzione.
Una guerra tra poveri, insomma, che sta alimentando tensione nel mondo della scuola, Lo Snals ha minacciato un settembre di fuoco se le cose non saranno chiarite. Si stima che soltanto per medie e superiori, i docenti precari effettivi in graduatoria siano nel mantovano circa 2000. Quelli '#8216;storici', vale a dire chi ha ottenuto l'abilitazione con concorso ordinario e riservato ma che, per motivi anagrafici (l'età media è tra i 30 e i 35 anni), non ha frequentato le scuole di specializzazione, si aggirano sui 1500. Gli altri, i '#8216;sissini', sono più giovani e si affacciano sul poco promettente mercato delle cattedre dopo aver seguito i corsi delle ssis che, dallo scorso anno, fruttano 30 punti in graduatoria. Decisione contestata dagli '#8216;storici' che in un soffio si sono visti scavalcare nella corsa al posto. Lo scorso autunno il ministero, per riequilibrare la situazione, aveva attribuito 18 punti agli '#8216;storici'. Ma il Tar del Lazio, nei giorni scorsi, la ha cancellati accogliendo i ricorsi dei '#8216;sissini'.
"E noi, appartenenti a diverse sigle sindacali, esprimiamo il nostro dissenso verso le nuove graduatorie - dice la Tosi -. La maggior parte di noi è da anni che accetta ore di supplenza per aumentare il punteggio. Chiediamo ci siano ridati i 18 punti e auspichiamo che tutti i sindacati s'impegnino ad apportare un contributo produttivo sulla questione".
E i sindacati che dicono? Ovviamente non vanno alla carica dei '#8216;sissini', docenti che hanno regolarmente seguito l'iter previsto e che non ci stanno a passare per usurpatori. "Colui che ha maggior anzianità di presenza in graduatoria ha diritto ad andare in ruolo per primo - dice Domenico Bartolone di Cisl scuola -, anche se pure i diritti dei sissini sono sacrosanti. Il problema di fondo è che non bisognava togliere le fasce". Dice Gianfranco Lusetti di Cgil scuola,: "E' il frutto delle decisioni ministeriali del 2001: la parificazione nei punteggi tra scuola privata e statale e l'accorpamento dei precari con servizio, vincitori di concorso e sissini in un'unica fascia. Occorre ripristinare il doppio binario, affidare i posti proporzionalmente tra storici, che mi pare abbiano ragione, e sissini".
"Se il governo non ci darà certezze mobiliteremo tutti i precari - dice il segretario Snals Tino Russo - Hanno ragione gli '#8216;storici', non si possono sconvolgere così le graduatorie. Ma tutti i precari hanno il diritto di muoversi in regole chiare".