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Gazzetta del sud-Scuola, precari in piazza

Manifestazione di protesta davanti al palazzo di Montecitorio per chiedere l'equiparazione tra tutte le abilitazioni Scuola, precari in piazza E adesso è messo a rischio il regolare avvio delle lez...

27/08/2003
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Gazzetta del Sud

Manifestazione di protesta davanti al palazzo di Montecitorio per chiedere l'equiparazione tra tutte le abilitazioni
Scuola, precari in piazza
E adesso è messo a rischio il regolare avvio delle lezioni

Beatrice Bertuccioli

ROMA '#8211; Sono arrivati da tutta Italia i precari della scuola pubblica che ieri mattina hanno manifestato davanti a Montecitorio. Chiedono un decreto legge immediato che ridefinisca tutto il meccanismo dell'assegnazione dei punteggi utili per l'inserimento in graduatoria e l'approvazione di una normativa transitoria che regoli il passaggio dal precedente sistema di reclutamento, attuato attraverso il concorso pubblico, al sistema di reclutamento attuale, effettuato attraverso le Scuole di Specializzazione per l'insegnamento, le Ssis. E in molti dall'opposizione chiedono che il ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, riferisca in Parlamento e "renda note le linee di azione del governo dirette a garantire un ordinato avvio dell'anno scolastico, rassicurare le famiglie '#8211; come ha scritto il capogruppo dei Ds a Montecitorio, Luciano Violante, al presidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, Ferdinando Adornato '#8211; e riportare ordine e garanzie nel delicato settore degli organici e del reclutamento degli insegnanti". I precari della scuola, un esercito di oltre centomila insegnanti, avevano già manifestato, sempre a Roma, il 30 luglio scorso. Per i precari di vecchia data, alle difficoltà consuete, se ne sono aggiunte di nuove, provocate dal pasticciaccio della diversa assegnazione di punti tra loro e i diplomati delle Scuole di specializzazione. Questi ultimi, infatti, grazie al diploma delle Ssis ottengono 30 punti aggiuntivi in graduatoria. "I diplomati delle scuole di specializzazione '#8211; sottolinenano i rappresentanti del Miip, il movimento interregionale dei precari '#8211; sono spesso ragazzi che abbiamo diplomato noi stessi, professori precari. Sono giovani dai quali ci vediamo scavalcare in graduatoria in base ad una legge ingiusta, che considera prevalente la loro preparazione puramente teorica rispetto alla nostra, frutto di anni e anni di insegnamento". Aggiunge Anita Azzi, coordinatrice dei precari per la regione Toscana: "Per raggiungere la quota di 30 punti, noi insegnanti precari abbiamo dovuto lavorare due anni e mezzo, senza contare che, a seconda delle supplenze, si cumulano punti validi in graduatorie diverse. È evidente, quindi, che i 30 punti che i 'sissini' hanno ricevuto in regalo, tagliano le gambe a noi che lavoriamo magari anche da dieci anni". I Cobas-Scuola, ma anche Cgil, Cisl e Snals, tutti al fianco dei precari, chiedono al governo un riequilibrio nei sistemi di assegnazione dei punteggi. E il segretario generale dello Snals, Fedele Ricciato, annuncia azioni di lotta in coincidenza con l'apertura dell'anno scolastico, "a tutela della stabilizzazione del rapporto di lavoro e contro ogni precarizzazione". Schierata al fianco dei precari, l'opposizione chiede che il ministro Moratti riferisca in Parlamento. "Il governo ha disatteso tutti gli impegni assunti a luglio e ora cerca di scatenare una guerra tra poveri '#8211; denuncia il parlamentare Verde, Paolo Cento '#8211; mettendo gli specializzandi contro i precari". Per Titti De Simone, di Rifondazione comunista, "è scandaloso l'atteggiamento della maggioranza che, in merito alla gestione delle graduatorie e alla mancata immissione in ruolo dei precari storici, per bocca del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, aveva promesso un sollecito intervento che, a pochi giorni dall'inizio delle lezioni, non c'è ancora stato". E il responsabile Cultura e Istruzione della Margherita, Enzo Carra, chiede che "il ministro Moratti si presenti in Parlamento accompagnata dal ministro del Tesoro, Giulio Tremonti: sarà lui, infatti, a dover chiarire quale destino attende i supplenti precari e in che misura vorrà mettere mano ai cordoni della borsa per garantire la regolare riapertura dell'anno scolastico". E adesso pesa una seria minaccia: la regolare apertura dell'anno scolastico è a rischio a causa del caro-libri e del problema precari.

(mercoledì 27 agosto 2003)


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