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Gazzetta del sud-Oggi migliaia di precari in piazza per protestare contro la Moratti

Oggi migliaia di precari in piazza per protestare contro la Moratti ROMA '#8211; È iniziata una settimana calda sul fronte della scuola: oggi potrebbe essere approvata in aula alla Camera la ...

19/02/2003
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Gazzetta del Sud

Oggi migliaia di precari in piazza per protestare contro la Moratti

ROMA '#8211; È iniziata una settimana calda sul fronte della scuola: oggi potrebbe essere approvata in aula alla Camera la riforma Moratti e intanto, per domani, migliaia di insegnanti precari hanno programmato una manifestazione di protesta davanti al ministero dell'Istruzione. Ad annunciarlo è il segretario generale della Cgil Scuola Enrico Panini, che ribadisce la bocciatura del disegno di legge di riforma all'esame del Parlamento. "La Camera '#8211; ha affermato Panini '#8211; dovrebbe licenziare la controriforma della scuola con gli ultimi emendamenti che, se approvati, legheranno i decreti attuativi all'effettiva disponibilità di risorse per ognuno di essi. Si conferma così ufficialmente '#8211; ha aggiunto '#8211; ciò che il ministro ha sempre negato: la legge Moratti è senza copertura economica, le eventuali risorse saranno recuperate esclusivamente con riduzioni di posti di lavoro, di classi e di scuole pubbliche". Dopo l'approvazione definitiva, ha quindi ribadito il leader sindacale, "impugneremo alla Corte Costituzionale il ricorso alla delega, che è palesemente incostituzionale, e continueremo la protesta nelle scuole". Domani sarà invece il giorno della protesta dei precari. Migliaia di loro, annuncia la Cgil Scuola, protesteranno, con i sindacati scuola confederali, davanti al ministero: "per dire che rifiutano l'aumento artificiale del lavoro precario, che vogliono le immissioni in ruolo e che sono stanchi di essere considerati il ventre molle a spese del quale risparmiare un po' di euro con le riduzioni di organico". I precari, docenti attualmente in servizio sono circa 200.000, un dato, osserva Panini, che "non ha precedenti" e a fronte del quale si rileva invece che i posti vacanti "sono circa 100.000, ma nessuna nomina in ruolo è stata fatta a settembre scorso (il precedente governo ne aveva programmate per quella data 30.000). Ciò non era mai accaduto". Altro appuntamento importante sarà quello di giovedì 20 febbraio, giorno per il quale è stata convocata la conciliazione al ministero in seguito alla mobilitazione annunciata da Cgil, Cisl, Uil e Snals per protestare contro la mancata chiusura della trattativa contrattuale e i tagli di organici e di risorse. E' "ampiamente prevedibile che l'esito sia negativo '#8211; ha detto Panini '#8211; perché il contratto è ben lungi dalla firma ed i tagli procedono a passo di corsa". Subito dopo, ha concluso, "verrà annunciato un nutrito calendario di proteste che impegnerà la scuola fino allo sciopero generale del 24 marzo". Mancanza di finanziamenti (""fino ad oggi neppure 1 euro"), abolizione del concetto dell'"obbligo", prime sperimentazioni fallimentari, maggiore discriminazione fra ricchi e poveri e tra un Comune e l'altro. Sono le critiche del capogruppo Ds, Luciano Violante, alla riforma Moratti. Violante, in perfetta sintonia con la Cgil, ha insistito sulla mancanza di una copertura finanziaria ("un aspetto che contribuisce a rendere ancora più confusa e incerta la situazione") e sulla "maggior discriminazione tra gli studenti provocata dalla legge di riforma.". "Quando ero ragazzino '#8211; ha detto Violante '#8211; nelle famiglie povere del Sud Italia, ma non solo, pochi figli continuavano gli studi, gli altri venivano mandati a lavorare per mantenere la famiglia e il fratello studente. C'era allora una forte discriminazione tra chi sapeva e chi aveva. Ora si rischia di tornare a quei tempi in quanto la legge prevede la precocità della scelta del percorso scolastico, ma a 12 anni i ragazzi non sanno ancora cosa vogliono fare, se continuare la scuola o scegliere la formazione professionale e saranno le famiglie a decidere per loro". Violante ha anche fatto alcuni esempi sulla sperimentazione della riforma in 250 istituti italiani: "Il ministro '#8211; ha detto '#8211; non ha voluto rendere noti i primi dati, ma sappiamo che a Crotone, per esempio, su 15 bambini di 5 anni e mezzo che hanno scelto l'iscrizione anticipata alla prima classe già 10 si sono ritirati, mentre in Lombardia, su 4.500 ragazzi che hanno concluso la media inferiore, 4.100 si sono iscritti alla secondaria superiore e 392 alla formazione professionale


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