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Gazzetta del sud-L'ANNUNCIO DEL MINISTRO MORATTI

L'ANNUNCIO DEL MINISTRO MORATTI Pronti 325 milioni di euro. Da oggi spot in tv sulla riforma Contratti scuola, trovati i soldi Silvia Mastrantonio ...

06/04/2003
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Gazzetta del Sud

L'ANNUNCIO DEL MINISTRO MORATTI

Pronti 325 milioni di euro. Da oggi spot in tv sulla riforma
Contratti scuola, trovati i soldi

Silvia Mastrantonio

ROMA '#8211; L'annuncio è stato dato alla platea dei giovani di Forza Italia riuniti a convegno per parlare di istruzione e futuro. Letizia Moratti ha scelto questa occasione per annunciare che sono stati trovati soldi per il contratto della scuola. 325 milioni di euro sui quali, ha detto il ministro, ieri in consiglio dei ministri è stato raggiunto l'accordo con il responsabile dell'Economia, Tremonti. 191 milioni per l'anno scolastico 2002-2003 e 134 milioni di euro per gli ultimi quattro mesi del 2003. In totale 325 milioni ai quali, ha spiegato la Moratti, si aggiungono 75 milioni di euro che derivano da economie, da destinare al personale Ata, ovvero ausiliari, tecnici e amministrativi, per il 2003, di cui 60 milioni per il trattamento accessorio. Questa somma, secondo il ministro, "potrebbe essere stabilizzata". Queste le cifre seguite all'annuncio che ha provocato reazioni diverse tra i sindacati. Non va dimenticato che il contratto della scuola aspetta da 15 mesi il rinnovo e che, proprio per questo, il personale è in mobilitazione. Alla fine di marzo l'ultimo sciopero generale. Alla soddisfazione per poter sbloccare una trattativa arenata, infatti, fa da contraltare la consapevolezza sull'entità risorse che non soddisfano tutti. Secondo Alessandro Ameli, coordinatore nazionale Gilda, "La parte più difficile sarà quella della collocazione delle risorse che, grazie alla decurtazione del ministero dell'Economia, sono diventate modeste, tali comunque da non consentire operazioni di finanziamento di istituti contrattuali diversi da quello della retribuzione professionale". Premesso questo la Gilda manterrà lo stato di agitazione fino alla fine della vertenza. Ancora più duro Enrico Panini della Cgil che parla di "aspetti paradossali" e denuncia con forza la riduzione delle risorse. Uniti nel sollievo per lo sblocco della trattativa ma cauti sulle prospettive Daniela Colturani della Cisl e Massimo Di Menna della Uil. Per loro la necessità più impellente è che si chiuda al più presto il contratto. E sulla richiesta di convocazione immediata delle parti i sindacati si trovano tutti in sintonia. Ma l'occasione del convegno dei giovani azzurri è servita alla Moratti anche per parlare della Riforma da poco approvata. Il ministro ha illustrato un piano che ha la volontà di "superare la logica della divisione tra sapere e fare" per creare una scuola che "sia per tutti ma anche per ognuno, cioè capace di individuare percorsi individuali per ogni studente". E questo, per la Moratti, vuol dire offrire opportunità concrete a tutti e dare loro la possibilità di potenziare le loro capacità. Il ministro ha parlato dei "talenti" che, a suo giudizio, sono i ragazzi che si occuperanno di "ambiente, assistenza, sicurezza, servizi". Un capitale umano, secondo il ministro, sul quale si "basa la competitività di un paese nel mondo". Per spiegare il senso della Riforma, inoltre, da oggi andranno in onda su tutte le tv gli spot commissionati dal Ministero. "La scuola cresce proprio come te" è uno degli slogan della campagna che conta anche sulla distribuzione di 8 milioni di opuscoli. La campagna andrà avanti fino alla primavera del 2004 e i suoi effetti saranno "monitorati" per 15 mesi. Quanto all'università, il governo progetta un "ritocco" alla Riforma attualmente in vigore. Anche di questo ha parlato ieri il ministro Moratti che ha rinfocolato la polemica con i ricercatori sul tema dei finanziamenti. Ed è andata giù dura. "Basta con i finanziamenti a pioggia '#8211; ha detto il ministro '#8211; si concedano invece a quelle aree e a quegli istituti che dimostrano di essere capaci di investire bene". "Non abbiamo paura di toccare i privilegi '#8211; ha continuato la Moratti '#8211; e di trovarci gli scienziati in piazza dopo aver abbandonato provette e camici. Mi piacerebbe chiedere a tanti di questi scienziati quali sono le scoperte che hanno fatto. Probabilmente scopriremmo che non ne hanno fatte e invece ci sono tanti giovani ricercatori esclusi dalla carriera, dalla ricerca".


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