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Gazzetta del sud-Gli insegnanti sollecitano il nuovo contratto e dicono "basta ai provvedimenti a pioggia"

Gli insegnanti sollecitano il nuovo contratto e dicono "basta ai provvedimenti a pioggia" Scuola, più soldi e meno burocrazia Moratti: la musica sarà insegnata anche nelle elementari ROMA '#821...

28/03/2002
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Gazzetta del Sud

Gli insegnanti sollecitano il nuovo contratto e dicono "basta ai provvedimenti a pioggia"
Scuola, più soldi e meno burocrazia
Moratti: la musica sarà insegnata anche nelle elementari

ROMA '#8211; Per dare risposte agli insegnanti occorrono più soldi e meno burocrazia. Lo afferma il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna, ricordando che nelle scuole continuano a giungere provvedimenti a pioggia, "più di uno al giorno, mentre tra carte e adempimenti il contratto è scaduto da mesi". Negli ultimi sette mesi, rileva Di Menna, il ministero dell'Istruzione ha emanato 252 provvedimenti. Considerando che i giorni lavorativi, sabato compreso, sono 168, sottolinea il leader sindacale, questo equivale ad una media di 1,50 circolari al giorno. Insomma, "troppa burocrazia '#8211; afferma Di Menna '#8211; che si aggiunge alle tante carte inutili, che nessuno legge, che vengono fatte riempire agli insegnanti, in una sorta di 'progettificio' che ben poco ha a che fare con la professionalità docente". Per una buona scuola, prosegue, "è essenziale che l'insegnante lavori come un professionista e sia libero di dedicare il suo tempo allo studio, al rapporto con studenti e famiglie. Ma per trattare l'insegnante da professionista occorrono cose concrete: adeguare le retribuzioni; defiscalizzare le spese legate all'esercizio della professione; creare una 'card' gratuita per accedere ad esempio ai musei; dare attuazione a quella parte di contratto che consente agli insegnanti di svolgere attività professionali nella scuola". Anziché "attardarsi a discutere di contratti separati '#8211; fa notare Di Menna '#8211; sarebbe bene darsi da fare per rinnovare il contratto di lavoro della scuola che è scaduto da mesi. Le ipotesi sui contratti separati rischiano di essere un alibi per non rinnovare il contratto e non affrontare la questione della professionalità docente". Da qui l'invito di Di Menna a "non prendere la strada sbagliata: il ministro dia attuazione all'accordo del 5 febbraio che non ha ancora avuto seguito; si proceda all'emanazione dell'atto di indirizzo, alla definizione del piano pluriennale e all'avvio '#8211; conclude '#8211; delle trattative per il nuovo contratto". Intanto, ieri a Pesaro, intervenendo all'inaugurazione del 120/o Anno Accademico del Conservatorio "G. Rossini" il ministro dell'istruzione Letizia Moratti, ha annunciato che la musica, intesa non solo come educazione a questa forma d'arte, ma anche come padronanza tecnica di uno strumento sarà insegnata fin dalle elementari e a tutte le superiori. Il ministro ha fornito inoltre alcune anticipazioni sul disegno di legge che il Governo approverà nei prossimi giorni (forse già domani) per conferire risorse e autonomia ai Conservatori e alle Accademie di Belle Arti. Una misura, l'autonomia, grazie alla quale gli istituti di formazione artistica potranno inserire nei loro bilanci risorse da enti locali e privati. "I giovani parlano attraverso la musica, che tra di loro è prima di tutto comunicazione", ha sottolineato il ministro, illustrando la sua filosofia di fondo. "Il provvedimento avvierà concretamente attraverso l'autonomia '#8211; ha detto '#8211; un processo di valorizzazione di un patrimonio culturale e formativo di altissimo valore; il decreto determinerà i criteri per l' adozione di statuti di autonomia dei Conservatori e delle Accademie: è una misura importante, che sancisce l'inizio del processo di autonomia di questi istituti, cuore della creatività artistica del paese". "Nelle scorse settimane '#8211; ha poi aggiunto Moratti '#8211; qualcuno ha detto che la riforma degli ordinamenti scolastici prevede una penalizzazione dell'insegnamento della musica e della storia dell'arte nelle scuole. È falso '#8211; ha sottolineato il ministro: si tratta di una vera e propria campagna di disinformazione".
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