G.di Parma-SCIOPERO'#8211;Rinnovo del contratto: la protesta coinvolge anche il personale non docente

SCIOPERO'#8211;Rinnovo del contratto: la protesta coinvolge anche il personale non docente
Lunedì i professori incrociano le braccia
Lunedì la scuola scende in piazza: professori e personale non docente infatti incroceranno le braccia in tutta la regione. A Bologna si terrà una manifestazione: il corteo, che partirà da piazza XX Settembre alle 10.30, sfilerà poi in via Indipendenza per arrivare in piazza Nettuno.
Allo sciopero, promosso da Cgil, Cisl, Uil e Snals, hanno aderito anche molti parmigiani. "Le motivazioni della protesta _ spiega Livio Fracassi, segretario provinciale Cisl scuola _ sono in massima parte legati al mancato rinnovo del contratto di lavoro per il personale della scuola, contratto scaduto da quattordici mesi e che necessita in tempi brevi, di una firma da parte del governo".

"E' importante sottolineare _ continua Nicola Mondelli, segretario provinciale Uil scuola _ che questa non è una manifestazione politica ma sindacale alla base della quale c'è appunto questa necessità di certezze nei confronti del personale scolastico, docente e non".

"I tagli fatti dal governo, la difficoltà di un'immissione in ruolo e i posti vacanti _ continua Mondelli _ sono problemi seri, e non sarà questo l'ultimo sciopero se non si arriverà ad una conclusione del contratto".

In un clima così teso, dove le vicende della guerra affollano le menti di tutti, viene da chiedersi se sia giusto scioperare per un contratto di lavoro quando in Italia, e non solo, si manifesta a favore della pace. E' Claudio Schiaretti, segretario provinciale Cgil scuola insieme a Ernesto Devodier, segretario provinciale Snals a riflettere su questo argomento: "Sicuramente è necessario rendersi conto che il clima di guerra di questi giorni possa rendere quasi paradossale il nostro sciopero ma ricordiamoci che è attraverso le scuole che i ragazzi imparano l'educazione alla diversità e il concetto di pace; e questa guerra ha avuto, proprio nel non rispetto delle diversità, una delle scintille che l'ha poi fatta esplodere".

Luca Bertozzi