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G del sud-Hanno manifestato i collaboratori scolastici temporanei che aspirano alla riconferma

Hanno manifestato i collaboratori scolastici temporanei che aspirano alla riconferma Protesta dei precari blocca il traffico La quota prevista per gli Lsu potrebbe danneggiarli Tommaso Miglia...

02/08/2003
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Gazzetta del Sud

Hanno manifestato i collaboratori scolastici temporanei che aspirano alla riconferma
Protesta dei precari blocca il traffico
La quota prevista per gli Lsu potrebbe danneggiarli

Tommaso Migliaccio

Non c'è pace per l'Ufficio scolastico provinciale. Dopo le proteste dell'altroieri degli ex Lsu, ieri è stato il turno dei collaboratori scolastici temporanei aspiranti supplenti. In pratica si tratta - secondo una nomenclatura vecchia - di bidelli con un incarico temporaneo, cioé di personale che collabora nella scuola non solo alla pulizia ma anche in altre operazioni e che ha un incarico annuale, in base a una graduatoria per titoli tenuta presso gli ex provveditorati. I manifestanti hanno chiesto di conoscere le graduatorie per l'assunzione nei ranghi del personale ausiliario e rivendicato il rinnovo dell'incarico che scadrà a fine agosto. La protesta di un centinaio - secondo stime ufficiose - di lavoratori davanti all'Ufficio scolastico regionale ha provocato il blocco del traffico su Viale dei Normanni. Dopo aver formato un gruppo compatto, i manifestanti si sono anche sdraiati per terra, occupando la carreggiata. Gli automobilisti che volevano salire in città da quel lato hanno così dovuto fare marcia indietro e in gran parte optare per viale De Filippis. Anche il percorso degli autobus è stato deviato. Sul posto sono intervenuti quattro mezzi della polizia - compresi gli agenti della Digos -, 2 gazzelle dei carabinieri e i Vigili urbani, ma non si sono registrati incidenti. L'altroieri gli ex Lsu - già impegnati nel servizio di pulizia delle scuole - avevano invece sollecitato il rispetto degli accordi sottoscritti tra organizzazioni sindacali e Ministero in merito all'assunzione degli stessi nella riserva del 30% dei posti disponibili e all'impegno di avviamento dei lavoratori entro il primo settembre 2003. Accordi che però al momento non paiono essere stati recepiti in nessun atto con valore di legge. La situazione è intricata e potrebbe vedere un gruppo di lavoratori opposto all'altro. I collaboratori scolastici sono in qualche modo più 'organici' - per quanto questo termine possa applicarsi al precariato - al mondo della scuola, mentre gli Lsu sono legati ad una apposita Agenzia. La scelta politico-sindacale di riservare a questi ultimi una quota di posti potrebbe scontrarsi con un diritto ritenuto ormai acquisito dai primi, quello al rinnovo dell'incarico. D'altronde anche le sigle sindacali - seppure spesso in entrambi i casi rientrino tra i confederali - sono diverse. Gli incarichi da conferire sono circa 500 su tutta la regione e quindi la quota 'contestata' è di 150. Con entrambi i gruppi il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Ugo Panetta, ha adottato la stessa strategia: spedire un telegramma al Ministero per illustrare la situazione e - di fatto - 'chiedere istruzioni', anche per evitare successive revoche. In via cautelativa, le operazioni di conferimento degli incarichi sono rinviate a dopo il 20 agosto ma verranno comunque espletate prima del 31 agosto per evitare perdite di danaro a chi dovrebbe ottenere l'incarico con decorrenza dal primo settembre. Una scelta che Cgil-Cisl e Uil non condividono, dicendosi "seriamente preoccupati" e formulano una proposta per contemperare gli interessi. I sindacati "sono perfettamente consapevoli che la situazione di disagio e di protesta è stata causata dalla ventilata ipotesi di riservare, sin dall'anno 2003-2004, il 30% dei posti ai lavoratori socialmente utili attualmente in servizio presso le società appaltatrici del servizio di pulizia presso le istituzioni scolastiche". "L'aver acceduto su pressione di una delle parti al rinvio delle operazioni di nomina per l'anno 2003-2004, già calendarizzate, '#8211; aggiungono i sindacati '#8211; costituisce un segnale di debolezza da parte della direzione generale e nello stesso tempo ha continuato e continua ad alimentare un clima di legittimo sospetto da parte dei manifestanti". "La soluzione '#8211; aggiungono - va ricercata non nella contrapposizione tra gli Lsu e gli aspiranti alla riconferma degli incarichi derivanti dalla inclusione nelle graduatorie permanenti provinciali dei collaboratori scolastici, come maldestramente e per motivi prettamente ragionieristici sta facendo il Miur, ma utilizzando nella prospettiva della quota di organico posti pari al 25% che, di fatto, è stata utilizzata per finanziare le ditte appaltatrici del servizio di pulizia delle scuole". E chiedono che "si proceda alla immediata riconvocazione del personale Ata per il conferimento delle supplenze annuali a tutti gli aventi diritto sulla base delle graduatorie definitive permanenti fermo restando che anche per gli Lsu, attraverso il recupero del 25% di posti di posti in organico, va ricercata una soluzione che garantisca la stabilizzazione e non la precarizzazione del lavoro nella scuola".

(venerdì 1 agosto 2003)


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