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Fuoriregistro-Per un esame di successo

Per un esame di successo di Margherita Dini - 10-06-2003 Quest'anno sono particolarmente interessata agli esami di maturità, non tanto come insegnante (lavoro alle medie), ma come madre perc...

10/06/2003
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Fuoriregistro

Per un esame di successo
di Margherita Dini - 10-06-2003

Quest'anno sono particolarmente interessata agli esami di maturità, non tanto come insegnante (lavoro alle medie), ma come madre perché ho un figlio che frequenta l'ultimo anno di liceo classico. Confesso di essere un po' confusa tra prove scritte, prove orali, crediti, debiti, punteggi, tesine .... e di non essere adeguata per elargire consigli e suggerimenti come una madre saggia certo saprebbe fare.

Ieri, però, mi si sono chiarite le idee grazie ai suggerimenti trovati su un "giornaletto" distribuito gratuitamente in tutte le scuole (c'è proprio scritto in copertina: DISTRIBUZIONE GRATUITA IN TUTTE LE SCUOLE D'ITALIA). Si tratta precisamente di "La Guida - Esame di Stato, Orientamento post-Diploma, Lavoro" dispensa dal volume: "Guida ai Percorsi di Orientamento e Formazione" Maber editore - Napoli, maggio 2003 in collaborazione con Miur - Uffici scolastici regionali. [le maiuscole sono tutte dell'autore!]

Butto l'occhio su una frase di Byron riportata dal Ministro Moratti: "La vera pietra di paragone del merito è il successo" e, un po' inquieta perché mi sembra che mio figlio tenda vergognosamente a trascurare il problema dell'avere successo, vado oltre e mi addentro nella lettura dell'articolo, senza firma - "Dieci segreti per superare il colloquio e godersi la maturità".

Al punto 2si legge "Curate la coreografia. L'aspetto scenico conta sempre, visto anche l'impressionabilità dei nostri docenti. Riservatevi qualche tocco da maestro come una presentazione multimediale (in Power Point è davvero facile), oppure una bella bibliografia. Portare una serie di libri da cui estrarre con nonchalance citazioni colte, e piantarli ben in pila sulla cattedra della commissione, potrebbe regalarvi un attimo di notorietà".

Punto : "Prova allo specchio. Sguardo magnetico, sorriso sicuro, movimenti rilassati ed esplicativi, ecco la vostra immagine durante il colloquio. Per farlo provate davanti a uno specchio, aiuta a vincere l'emotività e a controllarsi meglio."

Punto 10: "Complottate con i docenti. Se possibile cercate di discutere con i vostri membri interni del vostro colloquio. Accogliete i loro suggerimenti e cercate (ma evitando le mazzette) di strappargli la promessa di un argomento concordato. Gli infiltrati nelle linee del nemico sono spesso decisivi per vincere le battaglie." [La grammatica traballa un po', ma non è tempo di sottigliezze!].

Le foto che accompagnano l'articolo sono quelle di due ragazze "modello velina": trucco perfetto, sguardo sognante.

Da brava madre non trascuro di leggere i suggerimenti relativi all'alimentazione, ma da vera bacchettona rimango "turbata" dall'immagine che accompagna l'articolo: una ragazza con labbra tumide dipinte di rosso lacca così come le unghie afferra tra i denti una barretta di cioccolato. (Mio figlio sarebbe più esplicito, ma la sua descrizione è proprio irripetibile!) Mi pare di non avere mai notato che le ragazze facessero merenda con tanta voluttà! Ma forse anche loro non se ne intendono di "immagine" (alcune hanno perfino qualche brufoletto e unghie un po' rosicchiate): pensano a studiare, a viaggiare, qualcuna ama l'arte e la musica, molte il teatro. Chissà se si sentono offese da una foto che le rappresenta in quel modo!

Comunque cercherò di guidare mio figlio sulla retta via: per Power Point ho poche speranze, ma sicuramente mi batterò affinché la sua tesina sia almeno "giustificata"! Per le prove allo specchio ... non so, ci proverò; comunque da domani ... solo TG 4!

Certo che sono proprio tempi bui ed è dura avere a che fare con figli e studenti così scapestrati che magari leggono i classici e le opere dei filosofi in edizione integrale (sarò grata per sempre a quegli insegnanti che hanno saputo suscitare tanto interesse), ma poi non sanno inventarsi una "bella" bibliografia!

La mazzetta è il problema più spinoso. E' vero che viene sconsigliata, ma comunque chi scrive l'articolo presuppone che sia una strada percorribile e per un figlio, si sa, si è pronti ad ogni sacrificio. Però mi sorge un dubbio: non sarà che gli insegnanti di mio figlio, colti, preparati, devoti al loro mestiere, si offenderanno? Passi trattarli da "babbei" che a bocca aperta si lasciano abbindolare da tesine scintillanti, ma anche da malavitosi forse è troppo.


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