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Fuoriregistro-La riforma in aula: raccogliamo le idee

La riforma in aula: raccogliamo le idee di Anna Pizzuti Intervengo nel Forum per creare un ponte. Molto più utile e necessario di quello sullo stretto di Messina. La proprosta che sottoponiamo ...

07/11/2002
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Fuoriregistro

La riforma in aula: raccogliamo le idee
di Anna Pizzuti
Intervengo nel Forum per creare un ponte.
Molto più utile e necessario di quello sullo stretto di Messina.
La proprosta che sottoponiamo a chi partecipa al forum la stiamo inviando a tutti coloro che ci è possibile raggiungere.
E' un chiamarci a raccolta, noi e le nostre energie. Grazie a Marisa che mi ha ospiato, grazie a tutti coloro che ci daranno una mano.
Raccoglieremo le risposte che perverranno al forum: un doppio canale, l'unico che ci piace attivare.

Il calendario dei lavori parlamentari ha fissato per questi giorni l'inizio della discussione nell'aula del Senato, del disegno di legge 1306
Da più parti si è lamentato il fatto che l'iter parlamentare della legge delega non sia stato accompagnato dal coinvolgimento e dal contributo del mondo della scuola e della cultura.
Eppure si tratta di una proposta di riforma che andrà ad incidere profondamente sull'assetto del nostro sistema scolastico.
La rivista telematica Fuoriregistro intende, per quanto le è possibile, accompagnare il cammino della legge creando un tavolo di discussione: virtuale nelle modalità di realizzazione, ma reale in quanto occasione per esporre, confrontare, ribadire posizioni e valutazioni.
I punti sui quali ci piacerebbe incentrare la discussione sono espressi dalle domande che formuliamo, con la speranza di ricevere una risposta nel più breve tempo possibile.
1) Quali sono, a suo avviso, i principi e le motivazioni che guidano i cambiamenti che la legge delega intende attuare?
2) E' questa la riforma di cui la scuola italiana aveva bisogno?
3) Esiste, come alcuni sostengono, un rapporto quasi di continuità tra le riforme del centrosinistra e quelle del centrodestra?
4) In particolare ritiene che l'istituzione di un doppio canale sudiviso in istruzione e formazione (professionale) garantisca quello che, dal Ministro, è definito "un nuovo diritto alla cittadinanza" e la possibilità di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro?
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