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Fuoriregistro-Il diritto, il rovescio, il sospetto e l'informazione

Il diritto, il rovescio, il sospetto e l'informazione di Francesco Di Lorenzo - 23-01-2003 Un ministro che per denunciare gli intrecci tra toghe e politica, ordina provvedimenti disciplinar...

24/01/2003
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Fuoriregistro

Il diritto, il rovescio, il sospetto e l'informazione
di Francesco Di Lorenzo - 23-01-2003

Un ministro che per denunciare gli intrecci tra toghe e politica, ordina provvedimenti disciplinari per i magistrati che si sono permessi di andare ad un corteo di No Global, è semplicemente una burla. Si capisce che lo scopo è altro. Ma non avendo questioni serie su cui appigliarsi, ci si accontenta di prendere il niente che c'è.

Appena una settimana fa, è stato ricordato anche su anche su questa testata, che il vice-questore Pasquale Troian ha ammesso che fu una "leggerezza" portare nella scuola Diaz le due molotov per incastrare i 93 no-global ospiti dell'istituto, e che Spartaco Mortola, ex capo della Digos genovese, riconosce che quella notte arrestare i manifestanti fu probabilmente "una forzatura giuridica'.

Ci sono dei collegamenti? Un ( simpatico) ministro direbbe che tra i due fatti non c'è nessun collegamento perché il magistrato che lui accusa è andato ad un corteo di No Global a Napoli e i fatti mistificati dai poliziotti sono avvenuti a Genova. Sembra che non faccia una piega.

Forse, invece, tra chi ancora non ha smesso di riflettere, ci sarebbe da interrogarsi su una estesa schiera di quotidiani, di testate, di settimanali, di rubriche radiofoniche anche molto seguite, fatte da giornalisti liberali, che in tutti questi mesi non si sono mai ribellati alle allusioni continue, alle mistificazioni deliranti, alle sottili distinzioni, di molti rappresentanti politici e di governo che hanno sempre indicato nei 'No Global' e nei cortei da loro organizzati il peggiore dei mali possibili. Si è trattato di un silenzio strisciante, un reiterato non voler intervenire con una distinzione semplice tra chi ( la minoranza) in questo movimento ha praticato la violenza e chi invece ( la maggioranza) in esso ha trovato motivi di impegno, di condivisione, di idee pulite, di volontà di equità e di cambiamento.

Evidentemente queste distinzioni sembrano infantili. O c'è qualche altro problema? Ci ricordiamo che, per esempio, a Firenze la popolazione stava tutta dalla parte di questi feroci criminali che sono i ' No Global'?

Ma chiedo, e se per caso qualche magistrato partecipasse ad un corteo per chiedere la scarcerazione dei mandanti degli omicidi di Falcone e Borsellino, secondo voi chi si scandalizzerebbe, e soprattutto, ci sarebbe qualche sanzione disciplinare?

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