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Eco di Bergamo-Esami al via, ma il ministero non paga i prof

Esami al via, ma il ministero non paga i prof Da Roma non sono ancora arrivati 736 mila euro di compensi relativi a 2001 e 2002 Scatta il conto alla rovescia per l'esame di Stato, ma per i docenti...

14/06/2003
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Eco di Bergamo

Esami al via, ma il ministero non paga i prof
Da Roma non sono ancora arrivati 736 mila euro di compensi relativi a 2001 e 2002

Scatta il conto alla rovescia per l'esame di Stato, ma per i docenti non sono ancora arrivati i compensi del 2001 e del 2002
Cinque giorni alla maturità edizione 2003. Dopo l'esame incubo dei tempi duri, l'esame riformato post '68, l'esame dell'Ulivo introdotto da Berlinguer, rieccoci di nuovo all'esame di Stato (la vecchia maturità) del ministro Letizia Moratti che conferma, per il secondo anno di fila, la formula dei commissari tutti interni, scelti tra i prof della classe.
Quest'anno quindi la maggiore novità che salta all'occhio è la non-novità: rispetto al 2002 non cambia nulla, caldo alle stelle a parte. Per la "rivoluzione copernicana" ventilata dalla riforma bisognerà attendere il 2004, ma più probabilmente il 2005: ovvero prove scelte dalle singole scuole e prove predisposte e gestite dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione.
MATURITÀ AL VIA Il 18 giugno saranno 7.134 i candidati bergamaschi, 458 in più rispetto al 2002 (erano 6.676), a confrontarsi con la prima prova scritta, quella di italiano. Il 19 sarà la volta del secondo scritto specifico per ogni indirizzo e il 23 giugno il questionario multidisciplinare. Il calendario degli orali sarà invece definito dalle singole commissioni d'esame dopo la correzione degli elaborati.
Anche quest'anno l'esame sarà monitorato on line giorno per giorno, grazie al progetto elaborato dall'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia. Avanti allora con il medesimo copione degli esami "fatti in casa", o meglio (come sostengono in molti) degli esami "facili": nel 2002 in Bergamasca si è toccato quasi il 98 per cento di diplomati, a fronte dell'oltre 96 per cento raggiunto in Italia.
ESAMI IN "ROSSO" A dire il vero, però, una novità ci sarebbe. La macchina è più che rodata, gli insegnanti sono sul nastro di partenza, ma a molti di loro manca la benzina. Fuor di metafora: non sono ancora arrivati tutti i soldi per pagare quelli degli ultimi due anni. In concreto, per la voce maturità, in Bergamasca si attende un saldo pari a ben 736 mila euro (quasi un miliardo e mezzo delle vecchie lire) per pagare tutti i compensi dei commissari nel 2001 (mancano 109 mila euro) e nel 2002 (654 mila euro). Mentre per gli esami 2003, si parla solo di un acconto certo pari a 415 mila euro. Un'attesa "infinita", sostengono i sindacati, che comunque definiscono i compensi come delle "elemosine". La tabella ministeriale è eloquente.
I COMPENSI Un commissario con una classe avrà una retribuzione di 386 euro (erano 374 nel 2002), con un aumento di soli 12 euro. Mentre un commissario su più classi potrà prendere al massimo fino a 1.158 euro. Un presidente su sede d'esame con un massimo di due classi prenderà 1.210 euro contro i 1.173 del 2002. Per ogni classe in più va aggiunto un incremento pari al 7,5 per cento. Al delegato del presidente, compenso aggiuntivo pari al 20 per cento del compenso dei commissari, quindi 463,2 euro. A queste cifre relative alla funzione, bisogna aggiungere una quota forfettaria per la trasferta: 165 euro (+2) ai commissari residenti nel comune di servizio o di abituale dimora, cifra che sale a 551 euro (+8) se nominati in una sede raggiungibile entro 60 minuti, sale ancora a 880 euro (+12) se il Comune è raggiungibile in un periodo di tempo compreso tra 61 e cento minuti, per arrivare alla quota di 2.199 euro (+ 30) se i minuti necessari superano i cento.
I CANDIDATI Ma i maturandi non ci pensano alle buste paga dei loro prof, che per qualche settimana indosseranno anche la veste di commissari. I candidati (i più scrupolosi) stanno chini sulle sudate carte e sfruttano anche gli ultimi giorni per prepararsi al meglio, incuranti delle giornate estive. Rigorosamente a scartabellare schemi, mappe, appunti, anche su Internet. Sono 7.134 i candidati bergamaschi, 5.694 dei 38 istituti statali, 975 dei 22 non statali (tra 20 scuole paritarie e due legalmente riconosciute), più 465 privatisti (di cui 330 nelle non statali): 218 in più rispetto al 2002 (erano 247).
ISTITUTI TECNICI IN TESTA Sono due tra l'altro i candidati bergamaschi che hanno chiesto l'ammissione per merito (quelli del quarto anno con la media dell'otto in tutte le materie) o per obblighi di leva. In linea con le statistiche regionali, anche nella nostra provincia la maggior parte dei maturandi proviene dagli istituti tecnici (3.048), il 42,72%, seguono i licei classici, scientifici, linguistici ed ex magistrali (2.534 candidati), il 35,52%, gli istituti professionali (1.306), pari al 18,30%.
Fanalino di coda i candidati dei licei artistici e degli istituti d'arte (246), il 3,44%. Rispetto al 2002 restano stabili i tecnici e gli artisti, mentre guadagnano un punto percentuale i professionali e ne perdono uno i licei.
LE COMMISSIONI Anche quest'anno si punta al risparmio con 75 presidenti (di cui 17 nelle scuole paritarie): sono gli unici prof esterni, in pratica uno per ogni sede d'esame. Con situazioni limite. Da un solo presidente per una quinta di 9 alunni (all'Itc Maria consolatrice di S. Omobono Imagna), fino a un presidente per 20 quinte, all'Itis Paleocapa.
Le commissioni (con un numero di docenti variabile, compreso da 6 a 8) sono 344: quelle degli istituti statali (292) e paritari (52) sono formate da prof tutti interni e in questo caso classe e commissione coincidono.
Le classi però salgono a 346 perché per le due quinte delle nostre scuole legalmente riconosciute, c'è l'abbinamento a classi di scuola statale o paritaria e inoltre sempre per loro metà docenti sono interni e metà esterni. Si tratta della "Sant'Angela" di Fiorano al Serio, abbinata al "Romero" di Albino, nonché del liceo "Giovanni XXIII" in via Ghislandi, abbinato al paritario "Fermi".
Teresa Capezzuto


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