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Ecco il piano per chiudere l'anno scolastico Solo per la terza media esami in presenza

Le ordinanze sugli esami di Stato sono pronte e lunedì verranno inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere

20/02/2021
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La Stampa

flavia amabile

Roma

Esami di maturità a partire dal 16 giugno. Nessuna prova scritta, solo orale sulla base di un elaborato e il test Invalsi non varrà come requisito per l'ammissione. E, a differenza dello scorso anno, l'esame di terza media sarà in presenza.

A pochi giorni dall'insediamento il nuovo ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha innanzitutto affrontato la questione più urgente lasciata sul tavolo da Lucia Azzolina che l'ha preceduto alla guida del dicastero. Le ordinanze sugli esami di Stato sono pronte e lunedì verranno inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere. «L'Esame consentirà alle studentesse e agli studenti di esprimere quanto maturato nel corso dei loro anni di studio», commenta il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.

La formula soddisfa gli studenti: un maturando su due la approva secondo il sito Skuola.net. Meno soddisfatta l'ex ministra Azzolina, contenta per la decisione di «accogliere la mia proposta e replicare lo schema dello scorso anno» ma critica l'assenza di un passaggio del testo attraverso le commissioni. «Dispiace solo apprendere la notizia dai giornali», spiega. Critiche all'impostazione dell'esame di maturità

arrivano da FdI: «Assurdo eliminare le prove scritte senza prevedere almeno il tema di italiano», sostengono Paola Frassinetti e Carmela Ella Bucalo , rispettivamente vicepresidente della commissione Cultura della Camera dei Deputati e responsabile dipartimento istruzione e responsabile scuola. «Bianchi come la Azzolina» sostiene Giorgia Meloni.

In realtà non è esattamente la stessa procedura dello scorso anno. C'è un elaborato che verrà realizzato insieme agli insegnanti ma che verrà anche discusso di fronte agli stessi docenti che hanno seguito ragazze e ragazzi. C'è una lieve sovrapposizione di date che mette studentesse e studenti nella nuova condizione di iniziare a preparare l'elaborato per l'esame e poi di scoprire di non esser estati ammessi come fa rilevare il sito Tecnica della scuola. E c'è l'incognita della fine delle lezioni che potrebbe pesare sul coinvolgimento degli esami che prenderanno parte alle commissioni. La data di inizio prevista per la maturità, il 16 giugno, fa supporre che l'ipotesi avanzata dal premier Mario Draghi di andare avanti con le lezioni delle altre classi fino al 30 possa saltare. Sindacati e associazioni dei presidi sono contrari e lo stesso ministro in un'intervista al Corriere della Sera ha chiarito che si tratta di un intervento da valutare con le regioni che hanno la competenza sul calendario scolastico. —


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