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Corriere-STATI UNITI-Il piano di Bush: più fondi agli istituti pubblici

STATI UNITI Il piano di Bush: più fondi agli istituti pubblici DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK - E' stata ribattezzata "il miracolo bipartisan" che ha unito un Congresso fino ad oggi div...

20/12/2001
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Corriere della sera

STATI UNITI

Il piano di Bush: più fondi agli istituti pubblici

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK - E' stata ribattezzata "il miracolo bipartisan" che ha unito un Congresso fino ad oggi diviso in tutto, tranne nell'odio per Osama Bin Laden. E' la riforma della scuola americana, definita "rivoluzionaria" dai media e appena approvata dal Senato Usa. Il presidente Bush, suo massimo sponsor assieme alla first lady "maestrina", si accinge a tramutarla in legge a inizio gennaio.
Il decreto ha unito progressisti come Ted Kennedy (erede della dinastia più liberal d'America) e Sandra Feldman (leader del sindacato insegnanti) a conservatori come John Boehner, il senatore repubblicano dell'Ohio che voleva abolire il ministero della Pubblica istruzione per mettere la scuola sotto l'egida dei privati e oggi si definisce "un adepto entusiasta della nuova dottrina "più Stato, studenti migliori"".
Con la riforma, infatti, cresce il ruolo del governo federale che, per la prima volta, fisserà dei parametri nazionali di profitto e aumenterà del 20% i fondi destinati alla scuola (30% nelle grandi città). La nuova legge obbliga gli Stati a fornire aiuti economici alle scuole in cui la maggior parte degli studenti non raggiungono la sufficienza. E ancora: a partire da settembre i genitori a basso reddito avranno diritto a fondi federali per trasferire i propri figli in scuole migliori o per mandarli a ripetizione. Infine, se un docente non è abilitato per la materia che insegna - problema endemico negli Usa - la sua scuola dovrà avvisare i genitori che potranno chiederne la sostituzione.
Uno degli aspetti più controversi della riforma riguarda gli esami. A partire dall'anno accademico 2005-2006 le scuole pubbliche dovranno introdurre test annuali obbligatori di lettura e matematica per gli studenti dalla terza elementare alla terza media. Il governo dovrà fornire ai genitori e al pubblico i risultati delle prove, divisi per istituto, razza e livello di povertà.
"Ringraziamo il presidente per aver messo l'istruzione al primo posto degli obbiettivi della sua amministrazione - ha detto il senatore Ted Kennedy -, se vostro figlio è un bravo studente, con questa legge lo sarà ancora di più, se invece va male a scuola, riceverà l'aiuto di cui ha bisogno". Per far approvare il "bill", Bush ha dovuto sfidare il suo partito e il vicepresidente Dick Cheney, inizialmente contrarissimi.
Alessandra Farkas


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