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Corriere-ROma-Inglese e computer, ma niente "tutor"

Inglese e computer, ma niente "tutor" Gli insegnanti: la riforma parte frenata. Genitori preoccupati per i tagli al tempo pieno Consigli dei docenti, riunioni, programmazione, seminari. ...

09/09/2003
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Corriere della sera

Inglese e computer, ma niente "tutor"

Gli insegnanti: la riforma parte frenata. Genitori preoccupati per i tagli al tempo pieno

Consigli dei docenti, riunioni, programmazione, seminari. Nelle scuole romane ferve un'attività senza sosta. Al centro dei lavori, l'interpretazione e la "personalizzazione" della riforma Moratti per distillare ciò che meglio si adatta all'offerta formativa e alle tradizioni della singola scuola. Paradossalmente è questo l'anno della vera sperimentazione perché rispetto al 2002, quando gli istituti selezionati dal ministero dovevano seguire un preciso programma, oggi sono state tracciate soltanto delle linee guida generali. "C'è ancora molta confusione - dichiara Giancarlo Cerini, vicepresidente del Centro di Iniziativa democratica degli insegnanti - si sta ad esempio cercando di chiarire se l'ora di inglese in prima e le due ore in seconda si aggiungono alle 27 ore settimanali, oppure restano all'interno di quest'orario". Insomma, consenso di insegnanti e genitori su inglese e informatica, maggior freddezza quando si parla di nuovi programmi didattici. "Il fatto che non siano stati approvati i decreti attuativi e che per ora la riforma si limiti a dare solo qualche indicazione - aggiunge Cerini - viene interpretato da alcuni come un "ripensamento", una "frenata" sull'opportunità di rinnovare la scuola elementare, che ha già avuto la sua riforma nel '90 e che forse, al momento, è quella che funziona meglio". Ma le perplessità non sono solo di carattere teorico o ideologico: "Lo scorso anno abbiamo sperimentato la riforma in tutti i suoi aspetti - racconta Maria Costanza Cipullo, vicepreside del 75esimo circolo dell'Eur - ma la prossima settimana partiremo solo con inglese e informatica perché la figura del tutor e il conseguente "portfolio" (la scheda individuale di valutazione) comportano un lavoro immane, non adeguatamente retribuito e, in molti casi senza le adeguate competenze. In futuro, con i laureati in Scienze della formazione, si potrebbe riprendere il discorso perché comunque restano un valido strumento di lavoro". L'unico ad essersi espresso chiaramente sull'avvio di questo nuovo anno scolastico è stato il ministro Tremonti che ha negato qualsiasi deroga ai tagli nel settore scuola. "Tra le famiglie c'è grande preoccupazione per la diminuzione delle sezioni a tempo pieno - conclude Donatella Poselli, presidente dell'Unione italiana genitori - il direttore regionale De Santis ha confermato il tempo pieno per chi già lo faceva ma non lo garantisce, ad esempio, alle classi che si formano quest'anno. Chi ne ha veramente bisogno sarà costretto anche ad andare fuori zona, con i disagi che si possono immaginare".
Flavia Fiorentino

Cronaca di Roma


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