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Corriere-Nomine dei precari, tutto da rifare. Le cattedre dovranno ...

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24/07/2003
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Corriere della sera

Nomine dei precari, tutto da rifare. Le cattedre dovranno ...

Nomine dei precari, tutto da rifare. Le cattedre dovranno essere assegnate secondo nuove graduatorie. E, fino a settembre, i posti vacanti nelle scuole milanesi rimarranno scoperti. Mettendo in crisi, così, l'avvio dell'anno scolastico 2003-2004. Ieri la doccia fredda che ha sconvolto il solito, caotico, rito dell'assegnazione delle cattedre annuali (cinquemila posti per circa diecimila precari) che da lunedì si stava svolgendo negli uffici di via Ripamonti. A far esplodere la rabbia di quanti spingevano e sbuffavano nell'atrio del provveditorato, la notizia che il ministero dell'Istruzione aveva accolto la sentenza del Tar del Lazio secondo cui sarebbero "illegali" i 18 punti assegnati ai precari abilitati.
Dunque, si ricomincia. I 18 punti vanno tolti e le graduatorie rifatte. Quanto basta per far scatenare la guerra tra precari: quelli che hanno frequentato le scuole di specializzazione (gli autori del ricorso al Tar) che esultano per l'inaspettata scalata in graduatoria, contro tutti gli altri, privati in un istante dei preziosissimi punti e precipitati in fondo alle classifiche. Tutti contro tutti. E tutti contro il ministero, per "aver cambiato le carte in tavola durante la partita".
Nervosismo, rassegnazione, sconforto. Soprattutto tra chi, ieri, aveva affrontato un lungo viaggio per raggiungere Milano. "E ora siamo costretti a ritornare. Con quello che ci costa". Indignazione anche tra i rappresentanti dei precari. "Sono due anni che il ministero sta facendo errori su errori, destabilizzando totalmente la categoria", commenta Antonio Antonazzo, del Comitato insegnanti precari. Giuliana Segalini, del coordinamento delle scuole di specializzazione, precisa: "Potremo ritenerci soddisfatti solo quando sarà riconosciuto il nostro percorso formativo".
Anche Alfia Nicotra, segretario provinciale di Cgil scuola, commenta: "La gravità sta nell'aver danneggiato una categoria dai diritti sempre lesi. In più si sta creando uno scontro tra lavoratori che hanno gli stessi diritti".
Sospira il provveditore di Milano, Antonio Zenga: "È un peccato perché quest'anno eravamo partiti in anticipo. Certo, è un disagio per tutti, ma dove possibile andiamo avanti". Le graduatorie per elementari e materne, infatti, rimarranno invariate, mentre i cambiamenti colpiranno i duemila insegnanti di medie e superiori, soprattutto quelli che aspirano a una cattedra in lettere, matematica e lingue.
E se, come spera Zenga, le nuove graduatorie arriveranno da Roma lunedì, sarà comunque troppo tardi per assegnare tutte le cattedre entro il 31 luglio. "A quel punto - continua il provveditore - si dovrà far ricorso alle "scuole polo" che si faranno carico delle assegnazioni. Ma non prima della fine di agosto".
Annachiara Sacchi


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