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Corriere-Moratti: "Il nostro è il modello da seguire"

Corriere-Moratti: "Il nostro è il modello da seguire" ROMA - Gli insegnanti in Italia sono tanti? "E' vero - ha detto il ministro Moratti, intervenuta al Convegno di Treellle - ma abbiamo anche ...

09/05/2002
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Corriere della sera

Corriere-Moratti: "Il nostro è il modello da seguire"

ROMA - Gli insegnanti in Italia sono tanti? "E' vero - ha detto il ministro Moratti, intervenuta al Convegno di Treellle - ma abbiamo anche più ore di insegnamento e figure professionali che in altri Paesi non ci sono, come i 90 mila insegnanti di sostegno". "Si tratta di un valore che consideriamo di grande civiltà - ha aggiunto - e invitiamo anzi l'Europa a incrementare tali figure". E proprio oggi la Moratti incontrerà i sindacati che le chiederanno garanzie sulle risorse destinate ai contratti e sulla riforma, minacciando in caso contrario una fine dell'anno scolastico agitata. Il ministro ha inviato un messaggio rassicurante. "Sulla riforma - ha dichiarato - non sarebbe giusto pensare a un percorso che non coinvolga le parti sociali: il percorso deve essere graduale e di medio-lungo periodo". Quanto all'adeguamento delle retribuzioni alle medie europee, Moratti ha sottolineato che bisogna considerare anche i diritti-doveri degli insegnanti: "Così come va raffrontato lo stipendio - ha concluso - vanno anche raffrontati i doveri, a partire dall'orario di lavoro".

ROMA - Gli insegnanti in Italia sono tanti? "E' vero - ha detto il ministro Moratti, intervenuta al Convegno di Treellle - ma abbiamo anche più ore di insegnamento e figure professionali che in altri Paesi non ci sono, come i 90 mila insegnanti di sostegno". "Si tratta di un valore che consideriamo di grande civiltà - ha aggiunto - e invitiamo anzi l'Europa a incrementare tali figure". E proprio oggi la Moratti incontrerà i sindacati che le chiederanno garanzie sulle risorse destinate ai contratti e sulla riforma, minacciando in caso contrario una fine dell'anno scolastico agitata. Il ministro ha inviato un messaggio rassicurante. "Sulla riforma - ha dichiarato - non sarebbe giusto pensare a un percorso che non coinvolga le parti sociali: il percorso deve essere graduale e di medio-lungo periodo". Quanto all'adeguamento delle retribuzioni alle medie europee, Moratti ha sottolineato che bisogna considerare anche i diritti-doveri degli insegnanti: "Così come va raffrontato lo stipendio - ha concluso - vanno anche raffrontati i doveri, a partire dall'orario di lavoro".


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