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Corriere-Maturità, ispettori nelle scuole per la terza prova

L'esame potrebbe essere sospeso e quindi ripetuto. Tracce svelate su Internet, la Procura di Roma apre un'inchiesta Maturità, ispettori nelle scuole per la terza prova In alcuni istituti i ques...

23/06/2002
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Corriere della sera

L'esame potrebbe essere sospeso e quindi ripetuto. Tracce svelate su Internet, la Procura di Roma apre un'inchiesta

Maturità, ispettori nelle scuole per la terza prova

In alcuni istituti i quesiti sarebbero già in mano ai candidati. Temi, si profila una maggiore severità

ROMA - Domani partirà la terza prova della Maturità, quella predisposta dalle singole commissioni. E partiranno anche i controlli per verificare la fondatezza dell'accusa fatta dai giovani di Forza Italia: in alcune scuole i ragazzi avrebbero già in mano i quesiti ai quali dovranno rispondere. Dalle scuole deserte, intanto, cominciano a trapelare i primi risultati della correzione dei temi di italiano. Gli insegnanti interni non sembrano affatto disposti a regalare i voti. Anzi, si delinea una tendenza al rigore. Come per il calcolo del credito scolastico. Sulle fughe di notizie e sulle anticipazioni in Rete delle tracce dei temi indagherà la magistratura. La procura di Roma ieri ha aperto un fascicolo per "rivelazione di notizie che devono restare segrete". E' stato intanto reso noto il nome della scuola dove è avvenuto uno dei quattro sequestri di telefonini durante lo svolgimento della seconda prova scritta. Si tratta dell'istituto tecnico di Treviglio, nel Bergamasco. Lo studente, che aveva due cellulari, uno dei quali non è stato consegnato, dovrà ripetere l'anno.

TERZE PROVE ANTICIPATE - Secondo il responsabile nazionale di Alternativa studentesca, Simone Paini, 16 scuole, situate in regioni diverse, domani saranno raggiunte da altrettanti ispettori. Scopo della missione accertare se i quesiti che sarebbero stati anticipati ai ragazzi corrispondono in tutto o in parte a quelli che domani verranno distribuiti tra i banchi. Alla vigilia della terza prova scritta, gestita quest'anno soltanto dagli insegnanti della classe, ci si chiede se si verificherà una sorta di cedimento deontologico da parte dei commissari. I casi segnalati assommerebbero a poche decine. Paini ha selezionato venti "soffiate", una per regione, indicando scuola e commissione. Sarebbero state rivelate da altri studenti che evidentemente non potevano godere della stessa comprensione da parte dei docenti. Si tratta, se accertato, di un comportamento piuttosto grave, con conseguenze disciplinari e penali. Il "dossier" è stato depositato in uno studio notarile di Cagliari. "L'amministrazione - ha dichiarato il giovane esponente di Alternativa studentesca, che si batte per l'abolizione del valore legale dell'esame di stato - si è subito attivata: 16 direzioni regionali sono già in possesso delle notizie riguardanti la prova "barzelletta". Se i sospetti risulteranno fondati, la prova sarà sospesa e le commissioni dovranno subito confezionarne una nuova". Ma ha senso anticipare qualche soluzione dei quesiti, quando basterebbe dare un voto di sufficienza, ora che non si deve più render conto del proprio operato ai membri esterni? La domanda è no. A meno che il docente, non avendo fatto fino in fondo il suo dovere, tema un giudizio negativo.

VOTI PIU' BASSI - Le correzioni delle prove scritte di italiano stanno p rocedendo con maggiore rapidità rispetto alle altre edizioni della Maturità. Non solo. La valutazione sembra improntata ad un maggior rigore. Si tratta, per ora, solo di una tendenza. Che però concorda con l'atteggiamento già mostrato dai consigli di classe per quanto riguarda la determinazione del credito scolastico. Secondo un'indagine condotta dall'Osservatorio sulla maturità, la media sarebbe scesa, quest'anno, di circa mezzo punto. Le prove scritte per la prima volta saranno corrette solo dai docenti della classe, ossia da insegnanti che conoscono bene i ragazzi, a cominciare dall'aspetto più banale, la grafia. La consuetudine li aiuta a lavorare con maggior rapidità. Quanto alla valutazione, ciascuno si attiene al proprio metodo, quello applicato negli ultimi tre anni, senza dover affrontare complesse negoziazioni con i commissari esterni. Il risultato sembrerebbe essere quello di una valutazione più precisa e rigorosa.

INCHIESTA - Il materiale raccolto dalla polizia delle comunicazioni e sottoposto alla Magistratura non mette in discussione la regolarità degli esami. Le segnalazioni sono generiche e spetterà al magistrato valutare l'opportunità di aprire un fascicolo processuale. Il Codacons ha annunciato che si costituirà parte civile nell'inchiesta. L'associazione ha invitato gli studenti che verranno bocciati a chiedere l'annullamento della prova di esame.
Giulio Benedetti


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