Corriere-Maratona per quattro studenti: 12 ore intorno al ministero

ministro Moratti

Maratona per quattro studenti: 12 ore intorno al ministero

Ricordate i ragazzi del liceo Tasso, quei sei che per protesta digiunarono una settimana e alla fine, giacca e cravatta in piazza Montecitorio, immortalati dai fotografi e raccontati dai giornali, "costrinsero" il ministro Letizia Moratti a riceverli? Bene, sono tornati. Stavolta il cibo non c'entra, stavolta, per protestare contro la sperimentazione di riforma nelle elementari decisa da Letizia Moratti, camminano. Intorno al ministero della Pubblica istruzione, a Trastevere. Il giorno di Ferragosto. Tutto intero: dalle 9 alle 21. Senza ricreazione. Con i cartelli. E nel caldo, "per anticipare quello d'autunno". Presentano l'iniziativa citando Martin Luther King, "anche se lui camminava per giorni, e si alternava con altri". Erano in sei, ai tempi dello sciopero della fame, adesso sono in quattro. "Saremo io, Iacopo, Elena e forse Teresa, due ragazze del primo liceo - dice Francesco Radicioni, 17 anni - ma è un'iniziativa simbolica, è evidente, e stavolta non è importante essere in tanti. È importante esserci". Il giorno di Ferragosto, non a caso: "È un modo per dire al ministro che, anche se la politica va in vacanza, se tutti vanno al mare, noi vigiliamo, e continueremo a farlo, anche e soprattutto a settembre". Obiettivo, stavolta, è la sperimentazione decisa dal ministro: "Indosseremo cartelli, ovviamente, tanto per far capire a chi ci vede che non siamo maratoneti". Su uno, una scritta inequivocabile: "Sperimentazione, Parlamento espropriato". Senza poter ottenere risultati immediati, i ragazzi lo sanno bene: "Certo, non ci aspettiamo di cambiare il mondo, neanche quello dell'istruzione italiana, camminando in quattro per dodici ore intorno al ministero, a Trastevere, il giorno di Ferragosto". Ma allora, una domanda: non vi dispiace aver rinunciato a una gita al mare, o in montagna, come tutti gli studenti d'Italia? "No, Letizia Moratti ha annunciato in più occasioni di voler rimanere a Roma per lavorare. A ciascuno il suo ruolo: per noi non è tempo di mare ma di protesta, per chiedere rispetto per il Parlamento". Camminare per dodici ore, il giorno di Ferragosto, sotto il sole, con i cartelli al collo. Quattro ragazzi, e un'idea che non conosce vacanza.
Alessandro Capponi