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Corriere-Lingua straniera e computer in prima elementare

Lingua straniera e computer in prima elementare A scuola a cinque anni e mezzo. Due percorsi dopo le medie: licei o istruzione professionale ROMA - Due lingue europee per tutti. Apprendi...

13/03/2003
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Corriere della sera

Lingua straniera e computer in prima elementare

A scuola a cinque anni e mezzo. Due percorsi dopo le medie: licei o istruzione professionale

ROMA - Due lingue europee per tutti. Apprendimento delle nuove tecnologie a partire dalle elementari. Possibilità di conoscere le imprese e il mondo del lavoro. Due percorsi paralleli e di pari dignità alle superiori: licei oppure istruzione e formazione professionale. Diritto-dovere all'istruzione e alla formazione per 12 anni, o fino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età. Queste le linee principali della riforma Moratti, approvata definitivamente ieri dal Senato. Ma vediamo più in dettaglio come cambierà la scuola, tenendo conto che il processo di ammodernamento del sistema di istruzione avrà necessariamente tempi abbastanza lunghi.

PRIMO CICLO - L'iscrizione alla prima classe sarà obbligatoria a 6 anni e facoltativa a 5 anni e mezzo. Verrà introdotto lo studio di una lingua europea fin dalla prima classe. I bambini, sempre dal primo anno, prenderanno confidenza con le nuove tecnologie. Al termine delle elementari non ci sarà più l'esame di Stato. La primaria, sotto il profilo didattico, si articolerà in un primo anno seguito da due bienni. Verrà introdotto il maestro tutor, con un impegno di 18-21 ore. Avrà il compito di coordinare i colleghi e sarà il referente delle famiglie. Nella scuola media verrà introdotta una seconda lingua comunitaria e proseguirà l'uso delle tecnologie informatiche. Il percorso didattico prevede un biennio e un terzo anno che dovrà assicurare l'orientamento e il raccordo con il secondo ciclo.

SECONDO CICLO - Vengono offerti ai ragazzi due percorsi paralleli di pari dignità. Ci si può iscrivere a uno degli otto licei (classico, scientifico, artistico, delle scienze umane, economico, linguistico, musicale e coreutico, tecnologico) divisi, sotto il profilo didattico, in due bienni seguiti da un quinto anno. L'altra possibilità è di optare per l'istruzione e la formazione professionale di competenza delle Regioni. In questo secondo canale, di durata quadriennale, è possibile conseguire già dopo tre anni di studio una prima qualifica spendibile nel mondo del lavoro. Il titolo avrà valore su tutto il territorio nazionale e sarà utilizzabile anche in Europa. E' previsto un quinto anno, realizzato d'intesa con le università, per sostenere l'esame di Stato e iscriversi a una facoltà o per specializzarsi ulteriormente, entrando nell'Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts). Nei primi quattro anni del secondo ciclo le scuole garantiranno agli studenti la possibilità di passare, grazie ad appositi corsi, dall'istruzione e formazione ai licei e viceversa. Sarà possibile cambiare indirizzo anche all'interno del sistema dei licei. La frequenza positiva di qualunque segmento del secondo ciclo darà diritto a dei crediti che potranno essere spesi negli eventuali passaggi o nella ripresa degli studi. Questa flessibilità dovrebbe contenere il fenomeno degli abbandoni scolastici che oggi, dopo il primo anno delle superiori, incide per un 10,5 per cento. In cifre riguarda oltre 60 mila giovani. Al compimento dei 15 anni i diplomi e le qualifiche potranno essere conseguiti alternando periodi di studio a periodi di lavoro.

LA VALUTAZIONE - Ci sono molte novità. Per cominciare anche la condotta diventa un elemento della valutazione. I periodi didattici biennali si concludono con una valutazione collegiale da parte dei docenti: i ragazzi hanno un periodo più lungo per recuperare, ma se alla fine i "debiti formativi" accumulati sono troppi, il ragazzo viene fermato e deve ripetere il secondo anno del biennio. A 14 e a 19 anni gli studenti affrontano un esame di Stato che prevede prove di istituto, predisposte in modo autonomo dalle singole scuole, e prove nazionali gestite dal servizio nazionale di valutazione. Il servizio valuterà periodicamente le competenze dei ragazzi nelle principali discipline e l'efficacia organizzativa delle singole scuole.

I DOCENTI - Tutti gli insegnanti avranno una formazione universitaria. Dopo aver conseguito la laurea dovranno frequentare un corso biennale di specializzazione e poi affrontare un tirocinio obbligatorio.


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