Corriere-La protesta degli specializzandi: così ci penalizzano

Contrari al provvedimento che prevede punti aggiuntivi per i docenti vincitori di concorso

La protesta degli specializzandi: così ci penalizzano

MILANO - Temono che salire in cattedra resti un sogno. Proprio quando l'obiettivo sembrava più facile da raggiungere. Così, i circa 40 mila specializzati e specializzandi della Ssis, Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario, affilano le armi della protesta. Per far pesare il loro punto di vista, hanno appena fondato l'Anadoss, Associazione nazionale docenti specializzati e specializzandi. "Fino ad ora siamo stati dipinti come una casta privilegiata, che ha comprato l'abilitazione - lamenta un promotore dell'associazione, Emanuele Contu -. Le cose non stanno così. Tanto che il Governo si prepara a far passare un provvedimento che ci penalizza pesantemente". Gli studenti del Ssis contestano l'accettazione da parte del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, di una proposta dall'onorevole Rodolfo De Laurentiis (Ccd). Si tratta di un ordine del giorno secondo cui ai docenti abilitati tramite concorso, sarebbe garantito un punteggio aggiuntivo (27 punti per i concorsi ordinari, 24 per le sessioni riservate). "In questo modo noi del Ssis finiremo agli ultimi posti in graduatoria - sostiene Contu -. E' vero, la frequenza della scuola ci garantisce 30 punti. Ma, a differenza di chi ha partecipato ai concorsi, sentenze del Tar e del Consiglio di Stato ci impediscono di accumulare punteggio anche tramite le supplenze".
Proprio oggi, sull'argomento, si attende il parere consultivo del Cnp, il Consiglio nazionale della pubblica istruzione. "Il ministero ci ha passato una patata bollente - dice il vicepresidente, Massimo Guglietti -. Dovremo scegliere tra due schemi di attribuzione dei punteggi. Il primo è sostanzialmente quello proposto dall'onorevole De Laurentiis. Il secondo, invece, garantisce 30 punti a chi ha frequentato il Ssis, 6 a chi è arrivato all'abilitazione tramite concorso".
Ri. Que.