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Corriere-L'annuncio della Moratti: gli insegnanti avranno un contratto separato

"Riforma necessaria per migliorare la scuola" L'annuncio della Moratti: gli insegnanti avranno un contratto separato ROMA - Dal prossimo contratto le sorti dei professori saranno slegate...

18/03/2002
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Corriere della sera

"Riforma necessaria per migliorare la scuola"

L'annuncio della Moratti: gli insegnanti avranno un contratto separato

ROMA - Dal prossimo contratto le sorti dei professori saranno slegate da quelle delle altre figure che operano nella scuola: assistenti, amministrativi e tecnici. In "burocratese" si dice che i docenti entreranno a far parte di un'area contrattuale autonoma. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti spiegando che "questo aiuterà a costruire un percorso professionale basato su qualità, professionalità e responsabilità a cui corrisponderanno ricadute dal punto di vista economico". Area separata significa che per le retribuzioni dei professori ci sarà un budget distinto e che l'anzianità non livellerà più le buste paga del docente e dell'addetto alle fotocopie. Perché i professori potranno impegnarsi e, quindi, fare carriera. Felici gli oltre mille docenti presenti al convegno "Insegnante professionista, una realtà possibile" di Rimini. Quello che per anni è stato solo uno slogan ora sembra qualcosa di più concreto ai docenti dell'Apef, fondata da Sandro Gigliotti, ex leader della Gilda, e di Diesse, l'associazione aderente alla Compagnia delle Opere. Critico, invece, il segretario di Cgil scuola Enrico Panini, che commenta: "L'area separata fra docenti e amministrativi è un esempio di distrazione rispetto al problema vero del prossimo rinnovo contrattuale: l'equiparazione alle retribuzioni europee, della quale il ministro non parla".
I professori riuniti a Rimini hanno chiesto il riconoscimento di un organismo autonomo e consultivo delle associazioni professionali. Il ministro ha detto sì. Forse sarà un Forum, forse una federazione di associazioni professionali che si aggiungerà ai sindacati (competenti per retribuzioni, mobilità e orari), occupandosi di disciplina, formazione, accesso alla professione, carriere e valutazione. "Vogliamo valorizzare la funzione educativa degli insegnanti - ha concluso Moratti - evitando derive impiegatizie. La scuola ha il volto dei docenti, bisogna trovare strumenti per valorizzare la loro professionalità". E' il primo passo verso l'uscita dall'impiego pubblico per 700 mila insegnanti. L'approdo sarà la ridefinizione dello stato giuridico del docente. Per questo servirà una legge: oggi pare più vicina.
G. Ben.


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