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Corriere-Handicap, insegnanti ridotti

Polemica per la decisione: va contro le valutazioni fatte dagli stessi ex Provveditorati Handicap, insegnanti ridotti Protestano i sindacati: 316 posti "di sostegno" in meno rispetto a ...

18/07/2003
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Corriere della sera

Polemica per la decisione: va contro le valutazioni fatte dagli stessi ex Provveditorati

Handicap, insegnanti ridotti

Protestano i sindacati: 316 posti "di sostegno" in meno rispetto a quelli necessari

MILANO - Ci sono 316 posti per insegnanti di sostegno in meno nell'organico per l'anno scolastico 2003-2004, rispetto al fabbisogno delle scuole lombarde che è stato definito dai gruppi tecnici istituiti dall'Amministrazione scolastica regionale. Lo hanno denunciato ieri i sindacati confederali. Cgil, Cisl e Snals della scuola hanno fatto rilevare che il decreto del direttore scolastico regionale, Mario Dutto, prevede l'istituzione "di 2.421 posti in deroga per il sostegno agli handicappati, che vanno ad aggiungersi ai 6.968 posti già assegnati in via ordinaria, portando il totale complessivo di tali posti per l'anno 2003-04 a 9.389".
In pratica, secondo i sindacati della scuola, "è stato confermato l'organico dello scorso anno scolastico (9.378 posti) nonostante sia in forte aumento il numero degli allievi portatori di handicap ("342)".
E sottolineano che i posti richiesti dai Gruppi di lavoro per l'handicap istituiti dall'Amministrazione presso i Csa (gli ex Provveditorati), della Lombardia ammontavano a 9.705. "In sostanza - dicono i sindacati - sono stati concessi 316 posti di sostegno in meno di quelli ritenuti necessari".
Le Province che vedono un maggior taglio rispetto alle richieste sono Milano (-260), Bergamo (-34), Sondrio (-16). Ma anche a Pavia, Varese e Como vi sono richieste di organico insoddisfatte.
Cincludono i sindacati scuola: "Pur non considerando persa la battaglia e annunciando di voler mobilitare sulla questione l'opinione pubblica, rileviamo come le necessità dei più deboli, nella scuola pubblica lombarda rischiano di non avere, nel prossimo anno scolastico, risposte adeguate, dovute e necessarie".


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