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Corriere-Finanziaria e crisi mettono a rischio 280 mila posti"

Epifani presenta lo sciopero generale proclamato per domani dalla Cgil, a cui non aderiscono Cisl e Uil "Finanziaria e crisi mettono a rischio 280 mila posti" ROMA - Una ragione in più per...

17/10/2002
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Corriere della sera

Epifani presenta lo sciopero generale proclamato per domani dalla Cgil, a cui non aderiscono Cisl e Uil

"Finanziaria e crisi mettono a rischio 280 mila posti"

ROMA - Una ragione in più per scioperare? Le politiche di questo governo mettono a rischio 280 mila posti di lavoro. Lo ha sostenuto ieri il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, nella conferenza stampa di presentazione dello sciopero generale proclamato dalla sola Cgil (senza Cisl e Uil) per domani, 18 ottobre, contro le modifiche all'articolo 18 dello statuto (licenziamenti), il Patto per l'Italia e la Finanziaria. Ecco il dettaglio dell'"emergenza occupazione". Centomila posti sono in pericolo per il venir meno del credito d'imposta sulle assunzioni, 50 mila per il taglio dei trasferimenti agli enti locali, 50 mila per la fine degli incentivi all'edilizia, 50 mila per la crisi della Fiat (comprese le aziende fornitrici) e 15-20 mila per le annunciate ristrutturazioni nelle banche. E siamo così a 270 mila. Ai quali si aggiungono 4-5 mila dipendenti del settore petrolchimico e altrettanti nel settore tessile. "Oggi tutti dicono che c'è un declino industriale, la Cgil lo dice da almeno 4 anni", ha detto Epifani. Per questo, ha aggiunto, "bisogna voltare completamente pagina". E lo sciopero generale vuole sottolinearlo. "Sarà una grande giornata", dice il segretario della Cgil. Lo sciopero sarà di otto ore. Ci saranno 120 manifestazioni, almeno una per provincia. Ma in Piemonte ci sarà una sola manifestazione, a Torino, con due cortei che confluiranno in piazza Castello, dove parlerà lo stesso Epifani. Ovviamente Torino è stata scelta come "capitale" dello sciopero perché è la città simbolo della crisi della Fiat. Sarà presente anche il segretario dei Ds, Piero Fassino. A Milano il corteo dei lavoratori partirà da Porta Venezia alle 9.30 e sarà aperto dagli operai dell'Alfa Romeo di Arese. Parteciperà anche l'ex leader della Cgil, Sergio Cofferati, oggi dipendente della Pirelli. In Piazza Duomo parlerà il segretario confederale Paolo Nerozzi. A Palermo, in testa al corteo ci saranno i lavoratori della Fiat dello stabilimento di Termini Imerese.
Pesanti i disagi previsti nei servizi pubblici. Nel trasporto aereo lo sciopero si svolgerà dalle 10 alle 18. Secondo la Cgil verranno cancellati 275 voli. Nelle ferrovie l'agitazione ci sarà dalle 9 alle 17. Trenitalia assicura comunque che circolerà il 60% dei treni a media e lunga percorrenza. Tram, bus e metro si fermeranno secondo modalità decise a livello locale. La Cgil si aspetta anche che molte scuole resteranno chiuse. Ma, ha spiegato ieri il segretario organizzativo Carlo Ghezzi, la Cgil ha deciso di denunciare il ministro della Pubblica istruzione Letizia Moratti e i suoi collaboratori, per la "manifesta attività antisindacale" svolta nelle scuole contro lo sciopero della Cgil. I poligrafici non sciopereranno domani, ma sabato, con l'obiettivo di impedire l'uscita dei giornali di domenica. A sostegno del fermo, ha annunciato Epifani, si sono espressi 300 tra sindaci, presidenti di Regione e di Provincia (di centrosinistra). Un appello per lo sciopero è stato firmato da oltre 70 intellettuali, tra i quali Dario Fo, Nanni Moretti, Umberto Eco e Paolo Flores d'Arcais. Adesione anche da parte del Social forum di Firenze. Epifani ha auspicato che, dopo il 18, possa riprendere il cammino unitario con Cisl e Uil. Ma il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, replica con durezza: "Se lo sciopero della Cgil è il primo atto della gestione Epifani, non è molto unitario. Per noi è uno sciopero sbagliato".


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