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Corriere-E' l'ora delle correzioni Ma col metodo ufficiale scompare il buon senso

E' l'ora delle correzioni Ma col metodo ufficiale scompare il buon senso di GIORGIO DE RIENZO Sono strani questi esami. Paiono soffrire di una forma di schizofrenia. La Commissione sotto m...

22/06/2002
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Corriere della sera

E' l'ora delle correzioni Ma col metodo ufficiale scompare il buon senso

di GIORGIO DE RIENZO

Sono strani questi esami. Paiono soffrire di una forma di schizofrenia. La Commissione sotto mia osservazione ha un duplice comportamento. Quando i professori agiscono in pubblico, a contatto con gli studenti, si mostrano compagni di viaggio cordiali e solidali: sembrano sempre allegri. Quando si riuniscono da soli diventano freddi robot, attenti a fare tutto alla perfezione, senza sgarrare da quello che dettano le ordinanze (o i consigli) ministeriali. Così è accaduto ieri nella prima tornata di correzione delle prove scritte di italiano. Faccio un esempio. Gli elaborati degli studenti sul tema di tipologia A, quelli cioè sull'analisi del testo di Quasimodo, erano solo dodici. Ci sono volute quattro ore per la correzione e per la loro valutazione. Prima una lettura svelta di orientamento, poi una vivisezione. E' stato seguito alla lettera - così mi è stato riferito - ciò che il Ministero richiedeva: una valutazione separata a tre livelli. Primo livello: comprensione del testo (che cosa dice la poesia). Secondo: analisi (che cosa significa). Terzo: riflessione. Cioè approfondimenti e giudizi personali del candidato. C'è una griglia che dà un punteggio per ogni livello. Va da uno a quattro: la sufficienza sta nel tre, l'eccellenza nel quattro. In più ci sono tre punti da assegnare a integrazione: riguardano in parte la proprietà della lingua e in parte la coerenza nell'espressione. Si possono usare naturalmente anche i decimali. Se tutto è perfetto il voto è quindici, poi giù a scalare fino a dieci, che è il limite della sufficienza, raggiunta comunque da tutti i dodici candidati. Si ha la sensazione che i commissari più che una correzione e valutazione di buon senso ed esperienza, abbiano fatto uno scientifico esame anatomico, con gli strumenti di un ragioniere.


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