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Corriere-Classi divise per sesso nelle scuole degli Usa

Secondo alcuni psicologi in questo modo gli studenti rendono di più. La critica: "E' un attacco all'eguaglianza del diritto all'istruzione" Classi divise per sesso nelle scuole degli Usa ...

10/05/2002
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Corriere della sera

Secondo alcuni psicologi in questo modo gli studenti rendono di più. La critica: "E' un attacco all'eguaglianza del diritto all'istruzione"

Classi divise per sesso nelle scuole degli Usa

Rivoluzione dopo quasi 40 anni di sezioni miste. Bush stanzia tre milioni di dollari: i genitori potranno scegliere

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK - Dopo l'ultimatum all'Unicef ("sostituite i programmi di educazione sessuale per i giovani con quelli pro-castità, oppure vi toglieremo i fondi"), la Casa Bianca di George Bush ha deciso di introdurre un'altra rivoluzione che riguarda il mondo giovanile ed è destinata a rivelarsi altrettanto controversa: la divisione dei sessi all'interno delle scuole, maschi in una classe e femmine nell'altra.
Invertendo più di tre decenni di politiche federali bi-partisan, l'amministrazione Bush ha dato il via libera alle scuole unisex, spianando la strada alla creazione di istituti di istruzione pubblici solo per maschi o solo per ragazze. A dargli una mano in quest'impresa, giudicata improponibile e ai limiti dell'eresia solo qualche anno fa, sono due dei democratici più di sinistra del Congresso Usa: Hillary Clinton e Ted Kennedy.

LEGGE - "E' moralmente giusto offrire questa opzione ai genitori", ha detto Brain Jones, direttore generale del Ministero dell'Istruzione negli Stati Uniti. Che sta già varando una nuova "interpretazione" delle leggi federali vigenti in materia, in modo da permettere i finanziamenti pubblici a questo tipo di scuole. Negli ultimi 30 anni anche le amministrazioni americane più conservatrici - incluse quelle di Ronald Reagan e Bush padre - avevano negato i fondi alle scuole cosiddette single-sex perché violavano la legge federale sulla discriminazione, scaturita dalle lotte per i diritti civili degli anni 60. Ma dal nuovo decreto cadrebbe ogni riferimento alle "libertà civili" e alla "parità dei sessi".

PRIVATO - L'attuale normativa non riguarda ovviamente le scuole private per soli ricchi, dove le istituzioni single-sex sono diffusissime. A conferire autorevolezza scientifica ad un business da svariati miliardi di dollari annui sono educatori come la psicologa femminista di Harvard Carol Gilligan. Secondo Gilligan le scuole unisex aumentano il profitto degli studenti. Che invece di consumarsi in sterili e snervanti "lotte tra sessi", hanno modo di cresce e maturare in piena autonomia ed autostima. Il numero crescente di genitori statunitensi che mandano i propri figli in questo tipo di scuola, secondo il presidente Bush, testimonia dunque di un trend inarrestabile. Una tendenza che ha spinto ben 11 istituzioni pubbliche a sfidare le leggi (e le cause giudiziarie), in nome del nuovo slogan "separati è meglio".

ALLEATI - I neopuritani più sessuofobi e la destra ultra-cristiana si sono trovati a braccetto con Ted Kennedy e con l'ex first lady e neo-senatrice dello stato di New York, Hillary Clinton, tra i più entusiasti sostenitori della riforma che, di fatto, catapulterà la scuola indietro nel tempo, facendola assomigliare a quella dei nostri nonni e bisnonni. Ma se i primi sono favorevoli alle scuole single-sex come rimedio alla piaga delle maternità tra teen-ager, i secondi lo sono per motivi di democrazia ("dare ai poveri le stesse scelte dei ricchi").

CRITICHE - A molti non è andato a genio che, ancora prima delle proposte legislative, Bush avesse autorizzato lo stanziamento di fondi. Tre milioni di dollari, che il presidente americano aveva già stanziato l'anno scorso sotto la voce, poco chiara, di "programmi innovativi" per la riforma dell'istruzione. Ma ora si scopre che quei soldi erano destinati di fatto alle single-sex school , che attualmente sono bandite dalla legge federale vigente. Molti educatori e psicologi puntano il dito contro il vertiginoso tasso di gravidanze fra le teen-ager Usa (il più alto dei paesi industrializzati), bollando la panacea delle scuole single-sex come "semplicistica".
"Quando il governo promuove scuole separate basate sul sesso solleva gravi preoccupazioni sulla eguaglianza del diritto all'istruzione", ha protestato Donna Lieberman, della New York Civil Liberties Union. La Lieberman condanna il fatto che "l'amministrazione sposti parte delle già scarse risorse destinate alla scuola pubblica su questi dubbi programmi, invece che puntare sui problemi veri dell'istruzione".


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