Corriere-Approvata la finanziaria al Senato

I rettori: bene i fondi, ma ancora non basta

"Vogliamo solo le condizioni minime di sopravvivenza". La Moratti: "Clima più sereno, la protesta è rientrata"

ROMA - "La protesta dei rettori è rientrata, stiamo lavorando serenamente con le Università", ha detto Letizia Moratti. Lo stanziamento previsto nell'emendamento alla Finanziaria, ha spiegato il ministro, prevede per l'università le stesse risorse del 2002. Che poi corrispondono, ha aggiunto, alla proiezione della Finanziaria Amato, "una manovra economica scritta in un momento in cui la congiuntura economica era certamente più favorevole". "Aspettiamo con fiducia - ha dichiarato Piero Tosi, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) -. Abbiamo posto condizioni minime di sopravvivenza del sistema, e confidiamo, vista l'apertura che c'è stata, che siano effettivamente realizzate". Acque sempre agitate, invece, sul fronte della scuola dove Cgil, Cisl, Uil e Snals sono ormai vicine alla proclamazione di uno sciopero. Decisivo l'incontro di domani col ministro per la definizione delle risorse contrattuali. Si discuterà anche di nomine in ruolo, Finanziaria e modifiche al decreto Tremonti.
UNIVERSITA' - Nelle università gli studenti continuano a protestare. I rettori, che non hanno ancora sciolto la riserva sulle "dimissioni", attendono. Con l'emendamento è arrivata una boccata di ossigeno, ma la scorta durerà poco se non si interviene sulla principale causa del dissesto economico degli atenei, il pagamento degli aumenti di stipendio dei professori. "In un ordine del giorno alla Finanziaria - ha suggerito il rettore di Pavia, Roberto Schmid - ci si impegni a trovare una soluzione agli aumenti di stipendio. Ci sono due alternative: o si modifica la legge del '99, che pone a carico delle università gli aumenti senza trasferimenti specifici, oppure si trasferiscano i fondi necessari perché le università non sono più in grado di recuperare fondi nei propri bilanci".
SCUOLA - Il Senato ha approvato le norme sulla scuola contenute in Finanziaria. Verrà ricondotto a 18 ore settimanali obbligatorie l'impegno di tutti i docenti. Le cattedre sotto le 18 ore, secondo il ministero, ammonterebbero al 58% del totale. La Finanziaria prevede anche riduzioni del personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Per la Cgil scuola, che ha presentato un dossier sugli effetti della manovra sull'istruzione pubblica, la somma dei tagli è pari a un miliardo di euro nel triennio. "La storia di questa prima parte di legislatura - ha detto il segretario generale Enrico Panini - è molto semplice: pesanti tagli e basta, con l'obiettivo di portare la scuola pubblica al declino".
G. Ben.