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CONSIGLIO:E-R; LINEE NUOVO PDL SCUOLA,BASTICO IN COMMISSIONE

CONSIGLIO:E-R; LINEE NUOVO PDL SCUOLA,BASTICO IN COMMISSIONE (ANSA) - - L' assessore regionale alla scuola, Mariangela Bastico, ha illustrato in commissione le 'linee di fondo' per un nuovo proget...

23/10/2002
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CONSIGLIO:E-R; LINEE NUOVO PDL SCUOLA,BASTICO IN COMMISSIONE
(ANSA) - - L' assessore regionale alla scuola, Mariangela Bastico, ha illustrato in commissione le 'linee di fondo' per un nuovo progetto di legge per l' istruzione, la formazione professionale e la transizione al lavoro. L' assessore ha cosi' aperto un ampio confronto con i gruppi consiliari, il sistema scolastico e formativo, le famiglie, le realta' sociali ed economiche. Le 'linee di fondo' sono contenute in un documento di 19 pagine consegnato ai consiglieri della commissione regionale Scuola e turismo, presieduta da Andrea Gnassi. Nessuna 'regionalizzazione' del sistema scolastico, ha esordito l' assessore in commissione, ma un progetto inserito nell'attuale legislazione nazionale e in previsione della riforma Moratti, che punti a valorizzare l'autonomia scolastica: l'Emilia-Romagna, ha detto Bastico, intende trasferire ai singoli istituti la quota di autonomia nella progettazione didattica che la riforma Moratti assegna alle Regioni. E punta all' assunzione di responsabilita' della Regione negli ambiti di legislazione concorrente, con un ampio intervento nell'istruzione e nella formazione professionale. Ci saranno tre sistemi (istruzione, formazione professionale, transizione al lavoro), ha proseguito Bastico, con proprie specificita' ma chiamati ad interagire, perche' tutti possano accedere a un diploma superiore o a una qualifica professionale, a diversi livelli. ''Il nostro obiettivo - ha detto Bastico - e' dare a tutti, e non uno di meno, il diritto e la possibilita' del successo formativo''. Per questo si punta alla massima integrazione tra i percorsi, all' innalzamento degli anni di formazione a 16 anni e a 18 a seconda dei percorsi (l'eta' dell'obbligo scolastico e' stabilita dalla legge statale), alla continuita' tra i diversi livelli (dalla materna all'istruzione superiore), al raccordo con il territorio e la societa'. I curricula - ha precisato - dovranno garantire a tutti gli studenti, anche a chi sceglie la formazione professionale, contenuti di qualita' per consentire di spostarsi da un sistema all'altro ed evitare livelli di serie A e B. Bastico ha definito buono il rapporto docenti-studenti in Emilia-Romagna: un insegnante ogni 9,5 alunni rispetto alla media nazionale uno su 10,8. Per le risorse, ha proposto che sia istituito dal Governo un fondo regionale per il sistema formativo integrato, formato in base alla popolazione scolastica. L' assessore ha annunciato ''entro Natale'' un articolato di legge sui punti piu' approfonditi. Il presidente Gnassi ha affermato la necessita' di aprire un confronto con le scuole e la societa' civile, esprimendo apprezzamento sul metodo di lavoro (presentazione delle linee di indirizzo e poi costruzione del progetto di legge vero e proprio). Per Luisa Babini (pri) occorre ribadire la centralita' della scuola pubblica, laica e pluralista, innalzandone la qualita' formativa, mentre le scelte del Governo - ha detto - tendono a indebolirla. Marco Lombardi (Fi) ha espresso apprezzamento per l'approccio aperto della Giunta, sollecitando un ampio confronto da subito. Per Giovanni Ballarini (Ds) occorre da un lato evitare l'errore di costringere i ragazzi a scegliere il loro futuro troppo presto, a 12 o 13 anni, e dall'altro, affinche' l'anno di prolungamento non si traduca in un periodo 'rassegnato' (una forma di 'autoabbandono' che ponga problemi anche alla gestione didattica), tutto il sistema scolastico deve essere capace di investire su una proposta di alta qualita' e capace di coinvolgere i ragazzi. D'accordo su questo punto anche Gianni Varani (Fi) per il quale non basta aumentare gli studenti, ma occorre piu' qualita' formativa: ha invitato a non procedere per slogan e ha quindi sollecitato la presentazione di un articolato vero e proprio su cui confrontarsi fino in fondo. La scuola pubblica ha bisogno di 'freschezza' per Daniela Guerra (verdi) e il pdl annunciato - ha detto - va in questa direzione. Per Ugo Mazza (Ds) sarebbe preoccupante una competizione 'poco seria' tra istituti (deve avvenire piuttosto sul terreno della qualita' dell'offerta) ed e' centrale il valore dei titoli, per evitare che un giovane abbia difficolta' a veder riconosciuto il diploma persino in un'altra regione italiana. Il presidente Gnassi ha concluso rilevando che il pdl annunciato muove dalla centralita' della persona: il ragazzo va considerato nei suoi molteplici interessi culturali e personali, per cui l'offerta formativa deve saper incrociare l'istruzione con le novita' del mondo circostante. Presenti alla seduta anche Mauro Bosi e Graziano Pini della Margherita e Vittorio Lodi (An). (ANSA). COM-SE


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