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Chiamata diretta, ora si tratta

Domani riparte il confronto ministero-sindacati anche su nuovi organici e mobilità

26/04/2016
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ItaliaOggi

Carlo Forte

Chiamata diretta, organici, mobilità nei licei musicali. Sono queste le materie che saranno affrontate al tavolo negoziale domani, mercoledì 26 aprile, a viale Trastevere. Il ministero ha convocato i sindacati per fare il punto della situazione dopo 11 giorni di stand by. Oltre ai tempi tecnici per studiare le varie questioni, a rallentare la trattativa è intervenuta anche l'esclusione della Gilda-Unams dal tavolo delle trattative dopo che l'organizzazione aveva rifiutato di firmare il contratto sulla mobilità. Ne è nato un contenzioso, che si è risolto con la riammissione del sindacato alle trattative a seguito di un parere dell'Aran.

Chiamata diretta. Domani si parte con la sequenza contrattuale sulla chiamata diretta dei docenti. L'ipotesi di contrattualizzare parte della disciplina ha incontrato molti ostacoli. Che hanno rallentato anche il placet degli organi di controllo in riferimento all'ipotesi di contratto sulla mobilità. Adesso la questione sembrerebbe superata, ma la strada è tutta in salita. Nella legge 107, infatti, non vi è alcun accenno alla possibilità di contrattualizzare la normativa di dettaglio sulla chiamata diretta. E dunque, non è ancora chiaro quali siano i margini di manovra della contrattazione collettiva in una materia, la chiamata diretta, che risulta riservata alla legge. Probabilmente, dunque, più che sugli aspetti sostanziali, la sequenza interverrà su quelli procedurali, con particolare riferimento alle procedure negoziali di proposta e accettazione degli incarichi preside-docenti (che avranno durata triennale). Dopo l'avvento della legge 15/2009, infatti, la contrattazione collettiva non può derogare le norme di legge. E tale preclusione è espressamente ribadita anche nella legge 107.

Organici. Quest'anno è la prima volta che negli organici, oltre ai posti e alle cattedre destinate ad insegnamenti cosiddetti frontali, faranno il loro ingresso i posti di potenziamento. Dal punto di vista sostanziale non vi è alcuna differenza tra le cattedre di diritto e i posti di potenziamento. La legge 107, infatti, prevede espressamente che queste tipologie di cattedra si fondano nell'organico delle singole scuole. Oltre tutto, il ministero avrebbe lasciato intendere che i dirigenti scolastici avrebbero titolo ad annullare la distinzione tra diritto e potenziamento, distribuendo le ore di potenziamento tra tutti i docenti della stessa disciplina. Sulla falsa riga di quanto avveniva con le cosiddette ore a disposizione. Resta da vedere, però, quali saranno i criteri per coniugare le richieste delle scuole in base al piano triennale dell'offerta formativa e la necessità di non creare esuberi. Quest'anno, infatti, nella fase C l'amministrazione ha distribuito i docenti neoimmessi in ruolo non sulla base delle richieste della scuole, tenendo conto solo del numero degli aspiranti docenti presenti nelle varie discipline. E dunque, non sono rari i casi in cui, pur avendo chiesto un docente di matematica, nella scuola interessata sia giunto un prof di diritto.

Licei musicali. Per quanto riguarda la mobilità nei licei musicali, già nelle riunioni precedenti le parti avevano raggiunto un accordo per precludere l'accesso alla mobilità professionale a nuovi ingressi, attribuendo la precedenza assoluta a chi già insegna in queste istituzioni scolastiche. Precedenza che avrà valore solo nel liceo dove si è già stati utilizzati. Per il resto è prevista una maggiorazione di punteggio per il servizio specifico. La questione è venuta fuori dopo che anche i docenti di educazione musicale in possesso del diploma dello strumento specifico possono accedere alla mobilità professionale. Accesso che, però, è destinato a rimanere solo sulla carta. Va detto subito, peraltro, che alla mobilità professionale verso i licei sarà destinato solo il 50% dei posti. Il restante 50% andrà ad utilizzazione. E ciò consentirà di congelare parte dei posti dei docenti neoimmessi in ruolo che hanno differito la presa di servizio grazie a supplenze in corso di svolgimento nei licei. Questi docenti, infatti, attualmente non possono accedere alla mobilità professionale perché non in possesso della conferma in ruolo. L'anno prossimo, però, ne avranno titolo e potranno accedere al passaggio nei licei musicali giovandosi della precedenza.


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