Brescia Oggi-Riforma della scuola l'allarme del forum

Istruzione/1. Domani seminario di associazioni docenti e sindacati
Riforma della scuola l'allarme del forum
La nuova scuola disegnata dalla riforma Moratti preoccupa il Forum delle scuole bresciane, punto di riferimento per genitori, insegnanti e collegi docenti di oltre 50 istituti sul territorio. Per informare e riflettere sui cambiamenti in atto nel panorama dell'istruzione, il Forum, insieme alle associazioni insegnanti Cidi, Aimc, Uciim, Anthropos, Clio '92, alle associazioni genitori Coss e Cigd, e ai sindacati scuola di Cgil e Cisl, organizza un seminario di approfondimento sul tema "Settembre 2003: quale scuola per Pierino?", rivolto a dirigenti scolastici, docenti, operatori e genitori delle scuole bresciane.
L'incontro, in programma per domani dalle 15 alle 18 presso l'Aula magna della scuola media Lana di via Zadei, ospiterà le relazioni di due esponenti di alto rilievo scientifico, il professor Italo Fiorin, docente di didattica generale all'Università di Messina e alla Cattolica di Brescia, e la dottoressa Mariella Spinosi, esperta in sistemi formativi, che introdurranno il successivo dibattito con la platea.
I punti nodali affrontati spazieranno dalla riapertura delle iscrizioni alla prima elementare per i bambini di cinque anni e mezzo, la mancata definizione dei contenuti e dei tempi dei decreti attuativi della riforma, oltre ai pesanti interventi di riduzione di risorse che contribuiscono ad aumentare l'incertezza per il prossimo anno scolastico 2003-04.
"L'incontro, che non si propone come una parentesi isolata ma vorrebbe essere l'inizio di una serie di occasioni di scambio fra esperti e scuola bresciana, intende rispondere ad alcune domande avvertite fra insegnanti e genitori - spiega Guido Brianza del Forum scuole bresciane -. Ad esempio quali saranno i nuovi contorni della scuola pubblica, se sarà possibile mantenere l'esperienza didattica di qualità avviata negli anni, nonostante il preoccupante taglio di risorse, come verrà applicata la riforma dai decreti governativi".
In questi giorni è infatti in fase di approvazione il primo decreto attuativo, che già da settembre dovrebbe permettere l'avvio della prima fase della riforma nella scuola elementare. "La riforma rischia di smantellare tutto quanto la scuola ha raggiunto negli ultimi 25 anni: tornerà infatti l'insegnante "tuttologo", affiancato da figure dal ruolo ancora indefinito, come l'insegnante-tutor - afferma Giovanna Mantelli della Cisl scuola - E' allarmante, inoltre la riduzione delle ore obbligatorie di scuola dalle attuali 30-40 alle 27-30 previste, che limiterà un tempo pieno e un tempo scuola di fondamentale supporto per le famiglie".
Sindacati e associazioni esprimono preoccupazioni sulle sorti dei laboratori costruiti negli anni e dei progetti per l'inserimento di alunni extracomunitari, portatori di handicap e in situazione di difficoltà sociale, minacciati dalla drastica riduzione di risorse.
Lisa Cesco