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Asili nido, Sud indietro

È profonda la spaccatura tra Nord e Sud nell’offerta di asili nido e servizi per la prima infanzia: tutte le realtà settentrionali si trovano al di sopra della media nazionale (24%). Al contrario, quelle meridionali considerate non arrivano nemmeno alla metà di quella soglia.

30/10/2019
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Il Sole 24 Ore

Cl.T.

È profonda la spaccatura tra Nord e Sud nell’offerta di asili nido e servizi per la prima infanzia: tutte le realtà settentrionali si trovano al di sopra della media nazionale (24%). Al contrario, quelle meridionali considerate non arrivano nemmeno alla metà di quella soglia.

I dati
Il dato arriva da un rapporto della Fondazione Openpolis la quale calcola che tra le Province con più minori solo Trento e Reggio Emilia superano il 33%. Al sud in 5 casi su 6 non arrivano alla doppia cifra, l’unico che la raggiunge (Crotone) supera di poco quota 11%. Appena un terzo della soglia dei 33 posti ogni 100 bimbi, stabilita in sede europea. L’offerta tra pubblico e privato, a livello nazionale, è piuttosto paritaria, con una leggera prevalenza (51,3%) di posti pubblici. Il restante 49,7% è offerto in strutture private, sia con i posti in convenzione sia con quelli a mercato libero. A Reggio Emilia l’offerta di nidi pubblici è di quasi l’80%. E ancora, stando al rapporto, l’offerta è quasi esclusivamente privata in due province del mezzogiorno, Crotone e Caserta, che sono anche agli ultimi posti per diffusione del servizio. In queste due realtà quasi il 90% dei posti è offerto in strutture private.


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