Arena-Robin Hood alla rovescia

- LE REAZIONI. I Cobas: così si demolisce il servizio pubblico
"Robin Hood alla rovescia"
I sindacati scenderanno in piazza il 26 settembre
Roma . "Un osceno regalo della Moratti, ministra della scuola privata". Contro il bonus di 30 milioni di euro previsto per decreto dal ministro dell'Istruzione a favore delle famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole paritarie tuonano i sindacati, scende sul piede di guerra la sinistra. La dichiarazione più belligerante arriva da Piero Bernocchi, leader dei Cobas. Ma non è meno caustico il segretario generale della Cgil scuola Enrico Panini, a detta del quale "al governo interessa solo aiutare la scuola privata". Insomma, la decisione di "regalare" un seppur parziale rimborso delle spese sostenute all e famiglie per il pagamento delle rette private non passa inosservata.
Vanno giù duro i Cobas che puntano l'indice contro il decreto che dispone lo stanziamento: " Q uesto accade mentre Moratti si appresta a smantellare il tempo pieno alle elementari e il tempo prolungato alle medie, mentre taglia selvaggiamente posti di lavoro nella scuola pubblica, mentre espelle in massa i precari".
Così, per il 26 settembre i Cobas hanno indetto una giornata di lotta contro la riforma Moratti e "contro questa ennesima offesa alla scuola pubblica". I Ds definiscono "scandaloso" lo stanziamento: "non ci sono aiuti per la scuola pubblica? N on c'è problema, la Moratti si inventa gli aiuti per quella privata e stanzia 30 milioni di euro per quelle paritarie, siamo in presenza di un ulteriore scandalo ai danni del mondo dell'istruzione nel nostro Paese", afferma Giovanna Grignaffini, capogruppo Ds in Commissione cultura.
Caustico anche Panini (Cgil): " D a oggi i ragazzi italiani sono meno uguali di ieri, al governo non interessa sostenere lo studio, qualunque sia la scuola frequentata, ma aiutare la scuola privata mentre alla scuola pubblica continua a riservare solo tagli e disinteresse".
Netta anche la contrarietà della Uil-Scuola contro un "decreto incredibile" che introduce il credito di imposta per chi frequenta le scuole paritarie. Per il segretario generale Massimo Di Menna "non ci sono risorse per la scuola pubblica, quella frequentata dal 93 per cento degli studenti italiani, e si interviene sulla scuola privata con un provvedimento che avvantaggia pochissimi, una sorta di Robin Hood al contrario".
Critico anche il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio: è "gravissimo che mentre non si trovano i soldi per gli insegnanti precari, l'edilizia scolastica, i computer e l'insegnamento dell'inglese nelle elementari, il Governo trovi immediatamente 30 milioni di euro per foraggiare alcune scuole private. È un vero e proprio incentivo contro la scuola pubblica".
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